Comunicati stampa dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bolzano

07/10/2022 L’ Ordine degli architetti è sconcertata dall

07/10/2022 L’ Ordine degli architetti è sconcertata dall'azione notturna e nebbiosa del comune di Silandro

L'Ordine degli Architetti di Bolzano è sconcertato dall'azione del Comune di Silandro, che il 5 ottobre alle 4.30 del mattino ha fatto demolire completamente due edifici della caserma Druso di punto in bianco, sulla base di un'ordinanza d'urgenza emessa dal sindaco.
Con questa azione (nel vero senso della parola) notturna e nebulosa, il Comune ha posto il fatto compiuto. Ha interrotto forzatamente un dialogo per il quale numerosi cittadini e politici del comune e della regione della Val Venosta si sono battuti per anni, in particolare coloro che hanno a cuore la conservazione di edifici di valore e di rilevanza storica.
 
Infatti, il sito dell'ex caserma è un insieme unico per la Val Venosta dal punto di vista culturale, storico e soprattutto architettonico. La cosiddetta "Palazzina Commando", con la sua candida facciata in marmo e pietra Venostana dalla cava di marmo di Covelano, che si estende per tutta l'altezza dell'edificio, è stata una straordinaria testimonianza dell'architettura razionalista della prima metà del XX secolo. Infine, ma non per questo meno importante, la Basis Vinschgau Venosta della Val Venosta, un progetto di faro culturale e scientifico in Val Venosta, ha già dimostrato in modo impressionante come il patrimonio edilizio esistente possa essere utilizzato con successo, in uno spirito di sostenibilità e di trattamento attento del patrimonio esistente e quindi della propria storia.

Come ormai noto, sull'edificio della caserma in questione era in corso un'indagine da parte dell'Ufficio Provinciale per la Tutela dei Monumenti, atta a verificare l'esistenza di un interesse culturale alla tutela e alla conservazione degli edifici. Secondo quanto riportato dai media, il sindaco si sarebbe accordato con la Sovrintendenza per attendere i risultati dell'indagine. È quindi ancora più deplorevole che il Comune non abbia atteso i risultati. Anche se la demolizione potrebbe essere fermata, per il momento su insistenza della sovrintendente ai beni culturali Karin Dalla Torre, i danni alla "Palazzina Commando" saranno probabilmente irreparabili.
L'ordinanza di urgenza, come quella emessa dal sindaco per l'ordine di demolizione, viene utilizzata normalmente solo per garantire l'integrità e la protezione della popolazione da pericoli gravi ed imminenti.
L'effettiva esistenza di tale pericolo può essere giudicata solo da chi ne ha la competenza alla valutazione. Come Ordine degli Architetti della Provincia di Bolzano, riteniamo doveroso sottolineare che la tutela dei monumenti è ancorata in un punto centrale della Costituzione italiana, nell'articolo 9. Con la massima urgenza, l'amministrazione locale è tenuta a valutare attentamente i beni da proteggere.
Un'amministrazione pubblica dovrebbe gestire i beni culturali in modo esemplare e fungere da modello nella nostra società per la loro conservazione!
 
L'Ordine degli Architetti dell'Alto Adige sostiene la sovrintendente ai beni culturali Karin Dalla Torre e l'Ufficio Monumenti della Provincia e chiede di chiarire se le azioni del Comune siano state effettivamente appropriate e proporzionate.
 
23.03.2022 Incorntro con l
Comunicato stampa della Provincia Autonoma di Bolzano

Nei giorni scorsi l’assessore provinciale ai lavori pubblici, Massimo Bessone, ed i rappresentanti dell’Ordine degli Architetti  si sono riuniti per uno scambio di opinioni su diversi temi inerenti il ruolo dell’architetto, il ruolo della committenza, la casa dell’Architettura e l’architettura in Alto Adige. La delegazione era composta dal presidente dell'Ordine Wolfgang Thaler, dal tesoriere Valentino Andriolo e dagli architetti Ingrid Tosoni e Stefano Adami. All’incontro hanno partecipato anche il direttore di Dipartimento, Davide Gemmellaro, ed i direttori delle Ripartizioni tecniche dell’assessorato.

Nel corso della riunione sono emerse ampie convergenze sia sull’importanza dell’architettura nel nostro territorio sia sull’obiettivo di mantenere alta la qualità realizzativa delle opere pubbliche. I concorsi di progettazione costituiscono un’ottima occasione per il raggiungimento di questi obiettivi: incentivano, infatti, la crescita professionale, la qualità estetica, tecnica e funzionale favorendo, nel contempo, il ricambio generazionale. Consentono, infatti, l'accesso alla professione anche ai giovani architetti.

"La Provincia crede nell’architettura contemporanea e, grazie ai concorsi di progettazione, contribuisce alla diffusione di un modello del costruire innovativo e di qualità che contribuisce a trasformare il territorio attestandosi quale esempio virtuoso dell'incontro fra architetti e committenza pubblica, motore di innovazione e attenzione alla sostenibilità ambientale", ha affermato l’assessore provinciale all’edilizia pubblica,Massimo Bessone.

I partecipanti all’incontro hanno discusso anche delle tariffe professionali e della necessità di collaborare per garantire, anche in occasione di affidamento di servizi di progettazione e direzione lavori attraverso procedure pubbliche, corrispettivi adeguati in grado di garantire la reale possibilità di raggiungere i livelli qualitativi prefissati e garantire, nel contempo, al professionista corrispettivi adeguati in rapporto all’opera di intelletto che è chiamato a prestare.

Leggiamo con molta preoccupazione sulle pagine dei nostri quotidiani che la Giunta provinciale altoatesina ha deciso di risanare energeticamente una serie di importanti edifici pubblici, con un unico bando di gara europeo per un importo di 56 milioni di Euro, che verrà affidato ad un solo operatore economico nell’ ambito europeo.
 
La problematica della riduzione del consumo energetico per il fabbisogno degli edifici così come quella della produzione di energia da fonti rinnovabili sarà sicuramente una tematica che accompagnerà il nostro futuro, e così come quella del risanamento del patrimonio edilizio esistente e di una maggiore attenzione al consumo di suolo.
 
1. Ci preme sottolineare che si tratta di intervenire su organismi architettonici esistenti, che hanno delle loro proprie caratteristiche specifiche, un loro significato all’interno del contesto urbano o del territorio e anche un ruolo storico e di memoria della città. Molti di questi edifici o gruppi di edifici, anche se non sotto tutela architettonica o d’insieme, costruiti a inizio del secolo XX, negli anni sessanta o anche recentemente hanno una grande qualità architettonica, purtroppo spesso non sufficientemente considerata.
Le loro modifiche devono essere risultato consapevole della ricerca di nuove forme architettoniche o della conservazione delle stesse, nella relazione tra le parti dell’edificio e non frutto della mera sovrapposizione di strati isolanti o inserimento di nuovi elementi tecnici performanti. Per questo motivo questo genere di trasformazioni rientrano senza dubbio nel territorio dell’architettura, di cui si occupano professionisti abilitati in queste materie, ed il risparmio energetico è una parte di un tutto.
 
2. Tutti gli addetti ai lavori sanno quanto una progettazione indipendente dagli interessi economici e una direzione lavori altrettanto obbiettiva siano necessari per raggiungere una qualità dell’intervento. Per questo motivo la scelta di un interlocutore con interessi puramente economici, a cui siano asserviti gli aspetti progettuali e tecnici, è a nostro parere assolutamente da evitare. Tantopiù se questo viene addirittura moltiplicato per un numero così elevato di edifici, diversissimi peraltro per natura, tipologia, epoca, stile architettonico ecc
19.12.2018 L
Un futuro privo di burocrazia cartacea: ecco cosa sognano i progettisti già da lungo tempo. La settimana scorsa l'Ordine degli Architetti e arch.academy hanno fatto conoscere le modalità della digitalizzazione negli uffici tecnici.
 
"La consegna digitale di progetti definitivi", questo il titolo del convegno specialistico dell'Ordine degli Architetti e di arch.academy svoltosi a Bolzano lo scorso venerdì 14 dicembre. Circa 240 i/le partecipanti, tra cui molti rappresentanti degli uffici tecnici altoatesini, che si sono informati sui particolari della digitalizzazione.
 
Il via alla sperimentazione lo ha dato Stefan Waldner, dirigente dell'ufficio tecnico del comune di Tirolo e presidente del gruppo di esperti - ufficio tecnico nel consorzio dei comuni, che ha presentato le nuove modalità, ovvero COME in futuro dovranno essere inoltrati i progetti in formato digitale. Milena Dalsass dell'Istituto provinciale per la statistica ASTAT ha invece illustrato i questionari statistici per la rilevazione sulle attività dell'edilizia che devono venire compilati per ogni opera. Nel prossimo futuro anche questo passaggio avverrà esclusivamente in via digitale. Attualmente i moduli vengono infatti ancora compilati in formato PDF. Grazie ad una procedura esclusivamente online tutti gli interessati risparmierebbero una notevole mole di lavoro, non si sprecherebbe tempo ripetendo le stesse operazioni e si eviterebbero errori. Non sono dunque solamente i progettisti a trovarsi di fronte a un sostanziale alleggerimento della propria quotidianità lavorativa, bensì anche gli impiegati degli uffici tecnici.
Durante il convegno sono stati trattati anche gli aspetti giuridici: l'avvocato Armin Baumgartner ha approfondito l'aspetto legato alla responsabilità degli architetti relativi alla consegna digitale. Il suo consiglio, tuttavia, è stato che i progettisti facciano firmare su carta, dal committente, il progetto da consegnare.

Ma questo doppione, cioè che dai comuni venga richiesta sia la consegna in digitale che in cartaceo, è proprio quello che i progettisti vorrebbero evitare con la rivoluzione 4.0. Il manuale del consorzio dei comuni prevede giustamente che la preparazione degli elaborati progettuali in formato digitale avvenga in maniera completamente diversa dalla consegna in formato cartaceo. L'Ordine ha valutato in maniera critica la compilazione della procura speciale attraverso la quale gli architetti vengono autorizzati dai richiedenti a consegnare ai comuni una pratica edilizia in loro vece.
 
Certamente all'inizio il passaggio alle nuove modalità di consegna in formato digitale rappresenta un maggiore carico di lavoro per tutti gli anelli della catena; si tratta però di un investimento che viene ripagato sul medio-lungo termine. Ma gli architetti, i pianificatori, i paesaggisti e i conservatori che lavorano come liberi professionisti in Alto Adige sono pronti per la digitalizzazione? L'Ordine sostiene questo sviluppo indicandolo come precursore e già da lungo tempo ne sollecita l'attuazione. Verena Unterberger, vicepresidente dell'ordine, ha sottolineato: "Il nostro Ordine degli Architetti è il primo ordine professionale a occuparsi di questa questione nell'ambito di un convegno. Il primo passo è stato fatto e ad esso ne seguiranno altri. Per noi è indispensabile che l'Alto Adige introduca un sistema unitario su tutto il territorio. Il sistema è già stato elaborato in collaborazione con il consorzio dei comuni, e ora è necessario che TUTTI gli uffici tecnici dei comuni lo adottino senza modifiche." Della digitalizzazione dovrebbero infatti approfittare tutti, tanto gli uffici tecnici quanto i progettisti e i committenti.

Rassegna stampa:

24.12.2018 Dolomiten

20.12.2018 Alto Adige

19.12.2018 Suedtirol News Online
23.07.2018 Congresso Nazionale Architetti 2018
Ordine degli architetti di Bolzano:
Forte presenza al congresso nazionale degli architetti a Roma il 06-07.07.2018

Un terzo dei progetti di nuove costruzioni pubblicati nell’annuario degli architetti 2017 sono firmati da studi altoatesini / grande aria di cambiamento a livello nazionale

“In confronto con le altre provincie d’ Italia gli architetti altoatesini si presentano molto bene:  anche se siamo solo l’ 0,8% dei 160.000 architetti italiani, il 30% dei progetti di nuove costruzioni presentati nel Annuario dell’Architettura Italiana 2017 provengono dalla nostra provincia. Una presenza così forte non la avevamo ancora registrata!”, si rallegra il Presidente dell’Ordine degli Architetti Altoatesini Johann Vonmetz, che a inizio luglio ha partecipato con una delegazione di 14 rappresentanti all’ottavo Congresso Nazionale degli Architetti a Roma.
Per tre giorni più di 3000 architetti, delegati da tutte le Provincie italiane, hanno affrontato il tema del futuro dell’architettura e dello stato della professione all’interno dell’Auditorio Parco della Musica in Roma. Il Convegno ha avuto come motto “Abitare il paese, città e territori del futuro prossimo”. Ogni Ordine ha portato delle proprie riflessioni su quest’argomento.
La visione altoatesina è stata presentata da Walter Colombi, con un ingresso ad effetto sul palco: una nera Mini-City-Bike come simbolo della mobilità sostenibile, la leggera e pulita alternativa al traffico per le città.
“Smart-City è una parola chiave anche per l’Alto Adige: noi architetti vogliamo proporci con le nostre competenze per la progettazione degli spazi pubblici, con progetti che migliorino la vita nei nostri paesi e nelle nostre città”, di ciò è convinto il presidente dell’Ordine Vonmetz. “Si poteva percepire un’aria di rinnovamento a Roma durante il congresso, una bella atmosfera, con molte opportunità di scambio di vedute con colleghi provenienti da tutta l’Italia.”
Il risultato dell’intensivo lavoro del Congresso degli Architetti verrà pubblicato in un manifesto: più qualità della vita per paesi e città, alta qualità di progettazione, forte consapevolezza del valore del ruolo dell‘ architettura tra la popolazione. Tutto ciò dovrebbe venire raggiunto attraverso una legge sull’architettura, che il Consiglio Nazionale degli Architetti vorrebbe elaborare nei prossimi mesi e sottoporre al parlamento.
20.03.2018 Costruire in legno – Nuovi percorsi
Una giornata intera dedicata esclusivamente al tema del costruire in legno: 250 architetti ed esperti edili sono stati presenti al Parco Tecnologico NOI a Bolzano per il convegno “Costruire in Legno – Nuovi percorsi” con l’obiettivo di aggiornarsi in merito allo stato attuale nel campo delle costruzioni in legno. Ha coronato la giornata la premiazione del II Premio Archilegno Alto Adige 2018.
 
L‘avvio alla tematica è stato dato dal Prof. Michael Flach, docente presso la cattedra di Costruzioni in legno dell‘Università di Innsbruck e presidente della giuria del premio Archilegno di quest’anno, con una panoramica sugli ultimi sviluppi delle costruzioni in legno. Nella sua relazione ha mostrato le nuove possibilità nel campo delle costruzioni in legno, tramite approcci e visioni internazionali, ed ha relazionato in merito agli sviluppi scientifici delle tecnologie più innovative presso l’Università di Innsbruck.
Il tema è stato approfondito da Paolo Bertoni di IDM – Südtirol Ecosystem Wood & Agricultural Technology, con la presentazione di nuovi sistemi costruttivi in legno sviluppati da diverse aziende locali.
Al tema delle costruzioni in legno è legata anche l‘ economia forestale e l‘utilizzo dei nostri boschi, che svolge un contributo attivo nella tutela del clima.  A questa problematica ha dato risposta Günther Unterthiner della ripartizione forestale della Provincia di Bolzano.
Tom Kaden, Professore di architettura e costruzioni in legno alla TU di Graz, ha mostrato le potenzialità delle costruzioni in legno nelle città. Con il titolo „ Le costruzioni in legno conquistano le città “ ha spiegato la filosofia dei suoi lavori ed ha presentato anche il progetto di un edificio alto dieci piani in Germania, ora in fase di costruzione.
Il pomeriggio è stato completato dalla presenza di tre esperte di costruzioni in legno che hanno sviluppato diversi aspetti : Frau Prof. Natalie Eßig ha affrontato la tematica della sostenibilità di case unifamiliari e piccoli condomini con il catalogo dei criteri e gli obbiettivi di progetto; l‘ arch. Sandra Schuster ha riferito in merito allo sviluppo del progetto nell’ambito della prefabbricazione in legno ed a conclusione l‘ arch. Maren Kohaus ha parlato delle costruzioni ibride, con diversi esempi e metodi costruttivi.
 
Alla fine delle relazioni è stata fatta una discussione sul podio alla quale hanno partecipato alcuni relatori della giornata insieme a rappresentanti locali come l‘ arch. Stefan Gamper ed il carpentiere Andreas Raffeiner.
 
Il convegno è stato organizzato dall‘ Ordine degli Architetti della Provincia di Bolzano – arch.academy insieme all‘ APA e Proramus – progetto Legno Alto Adige. Questo convegno ha dato ai 250 partecipanti, architetti ed esperti del settore, non solo la possibilità di formarsi ma anche di confrontarsi durante le pause e presso gli Stand informativi nel Foyer.
„Le costruzioni in legno rappresentano in Alto Adige solo una piccola parte delle costruzioni alte, specialmente nel settore pubblico; questo convegno deve anche sensibilizzare sulla tematica del costruire in legno „ dice il presidente dell‘ Ordine degli Architetti della Provincia di Bolzano Johann Vonmetz.
 
Ha coronato questo convegno la premiazione del II Premio Archilegno Alto Adige con il quale hanno avuto riconoscimento molteplici progetti alto atesini.
Nell’ambito della manifestazione è stato portato a Bolzano anche il Woodbox, un’esposizione mobile sul tema delle costruzioni in legno, che è ancora visitabile fino al 22.03.2018 giornalmente dalle 8.00 alle 18.00 nel cortile del Parco Tecnologico NOI.

Rassegna stampa:

21.03.2018 Proholz Austria (online)

20.03.2018 STOL (online)

20.03.2018 Südtirol News (online)
 
09.03.2018 Woodbox Costruire in legno
Un convegno molto importante, il premio archilegno 2018, una mostra sulle molteplici possibilità dell’utilizzo del materiale edile legno: proposto dall’Ordine degli Architetti e l’arch.academy per offrire nuovi stimoli a riguardo.
 
Un triplo stimolo per l’architettura in legno orientata al futuro in questa primavera del 2018: sempre più spesso gli architetti altoatesini si dedicano al materiale edile legno, e lo fanno con molta sensibilità e curiosità. Per questo l’Ordine degli Architetti ha deciso di evidenziare questo argomento tramite un evento di formazione intensiva, attraverso una mostra significativa e con l’assegnazione di un premio interregionale.
Il convegno “Costruire in Legno – Nuovi Percorsi” e la premiazione del Premio Archilegno 2018 avrà luogo il 16 marzo 2018 a Bolzano Sud nel nuovo Parco Tecnologico NOI, la fabbrica di alluminio dismessa e da poco restaurata, icona dell’Architettura Industriale degli anni Trenta. La mostra itinerante con il Woodbox mobile viene inaugurata il 9 marzo 2018 e rimane aperta fino al 22 marzo 2018 nel cortile del NOI Techpark.

La conferenza per architetti ed esperti edili “Costruire in Legno – nuovi percorsi”
NOI – Ve, 16 marzo 2018 dalle ore 9 alle ore 18
Questo convegno offre ad architetti, progettisti, esperti di materiali, costruttori in legno e tutte le persone attive in questo settore l'opportunità di conoscere gli ultimi sviluppi sul tema “costruire in legno”, sia a livello internazionale che a livello locale, promuovendo una piattaforma per lo scambio e il networking.  
Il legno viene presentato come un materiale da costruzione con straordinarie possibilità, un materiale versatile e rinnovabile per le complesse attività di costruzione: agglomerato intelligente nelle aree rurali e urbane, rinnovamento energetico, creazione di spazi abitativi intelligenti.
Il convegno è organizzato dall’Ordine degli Architetti di Bolzano in collaborazione con IDM-Alto Adige e l’APA. Assegnazione di crediti formativi ad architetti ed ingegneri. Possibilità di traduzione simultanea.
Il programma dettagliato vedi << QUI >>

Breve riepilogo
Quali sono le nuove tendenze del costruire in legno? Quanto incide sul tenore di vita futuro? Questo tema verrà discusso a partire dalle ore 09:20 dal Professor Michael Flach di Innsbruck, direttore della Cattedra Costruire in legno e presidente della giuria per il premio Archilegno 2018. In seguito Paolo Bertoni, di IDM Ecosystem Wood & Agricultural Technology, presenterà diversi sistemi costruttivi in ​​legno recentemente sviluppati in Alto Adige, con il sostegno dal precedente ente TIS. Dopo una breve pausa caffè, verranno esaminati diversi temi iniziando da quello economico (Mario Broll, Direttore del Dipartimento Provincia Autonoma di Bolzano), mentre a seguire verrà affrontato il tema della sostenibilità come strumento di controllo della qualità (Natalie Essig, Università di Monaco), i processi di pianificazione nel legno prefabbricato (Sandra Schuster, Politecnico Monaco di Baviera), l’edificio ibrido con il legno (Maren Kohaus, Politecnico Monaco di Baviera), fino alla costruzione di edifici in legno nelle aree urbane (Tom Kaden, Politecnico Graz e studio Kaden Lager Architekten, Berlino - progettista dell'edificio di 10 piani, più alto eseguito in legno in Germania). Verso le ore 16.30 è prevista una tavola rotonda anticipata da un sommario degli argomenti trattati in giornata.

II Premio Archilegno 201
NOI – Ve, 16/3/2018 alle ore 18
Il convegno sarà seguito dalla cerimonia di premiazione del II Premio interregionale Archilegno, che verrà assegnato alle più esemplari costruzioni in legno contemporanee in Alto Adige, Trentino e Provincia di Belluno. Sono passati 15 anni dalla prima edizione del premio Archilegno nel 2003. Negli ultimi anni l’architettura in legno si è diffusa notevolmente in Alto Adige. La giuria illustrerà inoltre lo status quo delle costruzioni in legno in queste tre Province. La cerimonia di premiazione è aperta al pubblico, senza registrazione e costi.

La mostra itinerante “Wood. Building the future”/Woodbox
NOI – Fr, 9.3. – Do, 22.3.2018
Ideata da Proholz Austria insieme al Politecnico di Monaco, dal 2014, la mostra è stata proposta come un’esposizione internazionale in un compatto Woodbox mobile. All’interno del Woodbox vengono illustrati gli aspetti ecologici dell'uso del legno, mostrando la crescita delle città verdi del domani. Verranno inoltre presentati 50 esempi architettonici di successo provenienti da tutta Europa, dalle strutture portanti fino ai grattacieli, illustrando il potenziale del legno come materiale da costruzione in una dimensione prevalentemente urbana. Il punto di partenza del Woodbox è stato presso la grande mostra "Costruire con il legno – Percorsi nel futuro", nel 2011/12 nella Pinakothek der Moderne di Monaco, spostandosi poi nel 2012/13 nella Künstlerhaus di Vienna e 2016/17 nel Martin-Gropius-Bau di Berlino.

Rassegna stampa:

10.03.2018 Dolomiten

09.03.2018 Tagesschau Rai Südtirol

09.03.2018 Südtirol News (Online)
Lettera aperta
 
Il Consiglio Provinciale ha modificato la legge degli appalti appositamente per dare un incarico diretto ad André Heller per la trasformazione Giardino Vescovile di Bressanone. Gli architetti vincitori del concorso internazionale di progettazione bandito nel 2012 perdono così non solo l’incarico, ma anche sei anni di lavoro ed i contribuenti sprecano centinaia di migliaia di euro.
 
Secondo quanto si è appreso sulla stampa il Consiglio Provinciale ha deciso, nell’ambito della legge di accompagnamento alla legge di stabilità, di modificare la legge sugli appalti appositamente per questo progetto, affinché l‘artista viennese André Heller potesse ricevere un incarico diretto per il progetto di trasformazione del giardino vescovile e per la sua successiva realizzazione.  Cosa fino ad ora giuridicamente impossibile in Alto Adige. Il cambiamento „ad hoc“ è un grave indebolimento del significato dei concorsi di progettazione, un ben collaudato metodo di assegnazione degli incarichi ormai da decine di anni, e apre nuove scappatoie all’arbitrio politico. La prima conseguenza sarà: nessuna sicurezza giuridica per i vincitori dei concorsi di progettazione in futuro.
In questo contesto l’Ordine degli Architetti della Provincia di Bolzano individua i seguenti punti critici:
  1. Lo studio di fattibilità, il cosiddetto exposé, non è stato esaminato da una giuria qualificata, né sono state rispettate le direttive e limitazioni del concorso internazionale del 2012.
  2. Inoltre secondo gli architetti ed i paesaggisti la proposta di André Heller non ha alcun rapporto con il luogo, non è adeguata al giardino vescovile, al suo secolare valore storico e solleva qualche perplessità anche dal punto di vista della tutela dei monumenti.
  3. L‘evento spettacolare di breve durata si impone così sul principio della tutela culturale a lungo termine. I soli aspetti commerciali sembrano essere, per tutti gli interessati, in primo piano.
  4. Allo stesso tempo, all’improvviso, i costi sembrano non avere più alcuna importanza, sia quelli di progettazione che di realizzazione, sia i futuri costi di gestione.  L‘exposé non ne dà alcuna indicazione.
  5. La legge degli appalti è stata modificata dal Consiglio Provinciale espressamente affinché il rinomato artista André Heller potesse ottenere un incarico diretto per la progettazione e realizzazione del giardino vescovile.
Decenni di cultura dei Concorsi vengono così calpestati con contemporaneo spregio per i già predisposti progetti e studi.
  1. Il risultato del concorso internazionale del 2012 viene annullato in un solo colpo, i vincitori del concorso, i paesaggisti Freilich e gli architetti Höller & Klotzner di Merano, perdono l‘incarico.
  2. Il collaudato e riconosciuto metodo dei concorsi altoatesino viene messo in discussione da questo modo di procedere e al contempo la stessa metodo di assegnazione degli incarichi definito dalla legge provinciale che sui concorsi si fonda.
 
 
L’Ordine degli Architetti invita il Comune di Bressanone, l‘Amministrazione Provinciale e la Diocesi, a rivedere la decisione e a ripensare l’assetto del giardino vescovile, rispettando la nostra decennale tradizione concorsuale come presupposto per un uso trasparente del denaro pubblico da parte dell’amministrazione.
Se, come pare, i costi per le/i brissinesi non hanno una grande rilevanza, perché non bandire un nuovo concorso?.
Questo sarebbe non solo più corretto ma anche l’unica via per soddisfare le nuove esigenze manifestate dal Comune di Bressanone e, contemporaneamente, per rispettare il principio europeo della pari opportunità nell‘assegnazione di incarichi pubblici attraverso processi di concorso.


Rassegna stampa:

22.12.2017 Alto Adige (replica del comune di Bressanone)

21.12.2017 Alto Adige

21.12.2017 Südtiroler Tageszeitung

21.12.2017 Corriere dell'Alto Adige (Online)

20.12.2017 Südtirol News (Online)

20.12.2017 Salto.bz

 
20.07.2017 Eletto il nuovo consiglio dell’Ordine degli Architetti
Johann Vonmetz nuovo Presidente, Verena Unterberger Vicepresidente, Stefano Adami Segretario.

Lunedi 17 luglio si è riunito il primo Consiglio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bolzano del mandato 2017-2021 che, seguendo l’esito delle votazioni di giugno, ha eletto Presidente Johann Vonmetz, Vicepresidente Verena Unterberger, Segretario Stefano Adami e Tesoriere Adriano Oggiano. Il Consiglio è inoltre composto da Klaus Ausserhofer, Carlo Calderan, Hannes Denicolò, Helene Hölzl (paesaggista), Yvonne Kreithner, Giuseppina Sorrusca e Alexander Zoeggeler. Con quattro consigliere si registra la più alta rappresentanza femminile mai raggiunta.

Il neo eletto Presidente Johann Vonmetz ha ringraziato i componenti del nuovo Consiglio dell’Ordine per la fiducia accordatagli. “Vorrei esprimere un sincero ringraziamento al precedente Presidente Wolfgang Thaler per l’importante lavoro da lui svolto, auspicando la continuità nei contenuti con quanto già avviato”, dice Vonmetz.

Intenzione del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti è ridare valore alla figura professionale dell’architetto, rendendo evidente il suo ruolo centrale nella strutturazione degli spazi per la collettività e la complessità dell’iter che porta dalla prima idea progettuale fino alla realizzazione dell’opera.
Si pensa di aprire da subito alla partecipazione degli iscritti all’Ordine inteso come grande network, affrontando i temi specifici della categoria come concorsi, etica, rapporti con la pubblica amministrazione nella prospettiva di digitalizzazione, l’internazionalizzazione e le nuove sfide del mercato del futuro. Nell’ottica di un continuo sviluppo professionale verrà dato sempre di più peso alla formazione continua.
Si pensa anche al coinvolgimento diretto della popolazione, promuovendo la qualità architettonica attraverso i mezzi di comunicazione quali riviste, quotidiani, televisione e siti internet. “L’architettura altoatesina è riconosciuta anche fuori dai confini regionali come ricca di contenuti innovativi nel rispetto delle tradizioni locali, e di questo si vuole consapevolizzare anche i non addetti ai lavori”, conclude Verena Unterberger, Vicepresidente dell’Ordine.


Rassegna stampa:

25.08.2017 Südtiroler Wirtschaftszeitung

28.07.2017 Südtiroler Wirtschaftszeitung

28.07.2017 Dolomiten

27.07.2017 FF Online

SüdtirolNews (Online)

21.07.2017 Alto Adige

21.07.2017 Dolomiten

21.07.2017 Corriere dell'Alto Adige
 
26.04.2017: Architetti pronti ad affrontare l’era digitale
L’Assemblea annuale dell’Ordine degli Architetti di Bolzano è stata un’occasione preziosa, anche quest’anno, per affrontare temi e questioni care agli architetti e a tutta la categoria, in particolare per quanto riguarda la sostenibilità del loro operato futuro. Tra questi in particolare il processo di digitalizzazione che per molti studi di architettura è un concetto ormai familiare e che ora sta prendendo sempre più piede anche negli uffici della pubblica amministrazione fino alla completa digitalizzazione di tutti gli atti amministrativi.
 
L’affluenza da record che numericamente si è tradotta in 520 presenze ha mostrato un grande interesse da parte degli architetti iscritti all’Ordine degli Architetti di Bolzano alle questioni più contingenti per la categoria, legate all’evoluzione del settore edile in Provincia di Bolzano. “Le opere pubbliche e la deontologia professionale” questo è il titolo, ma anche il filo conduttore che ha percorso l’evento tenutosi nella sala Ortler presso il nuovo MEC Event-Center della Fiera di Bolzano lo scorso venerdì. Ospiti di rilievo sono stati l’assessore Christian Tommasini, il Direttore della Ripartizione Edilizia e Servizio tecnico della Provincia autonoma di Bolzano Gustavo Mischi e la Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Trento Susanna Serafini, così come anche numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria e di istituzioni locali, nonché politici.
Il Presidente uscente Wolfgang Thaler ha sottolineato, nel suo ultimo discorso, l‘importanza di un maggiore coinvolgimento degli architetti da parte della politica allo scopo di realizzare una sinergia forte e foriera di risultati. “L’Ordine degli Architetti ha infatti investito tempo ed energie nell’elaborazione di proposte concrete che portino ad una nuova versione dell’ormai obsoleto sistema del prezziario, ad una nuova legge urbanistica e del paesaggio e ad una nuova disciplina dei contratti pubblici”. Per quanto riguarda, invece, l’introduzione e applicazione capillare della procedura di digitalizzazione in ambito pubblico l’Ordine non nasconde un certo scetticismo: è un dato di fatto che gli uffici pubblici rispondano per molta parte a direttive diverse relativamente alla trasmissione dei dati digitali e che dispongano di e-mail e indirizzi PEC non adeguati a supportare ed accogliere flussi di dati che presentino dimensioni troppo grandi. In linea generale si riscontra che il passaggio ai procedimenti non cartacei stenti a prendere piede nell’attività quotidiana degli uffici pubblici, nonostante tale innovazione sia voluta per legge. Gli atti e le richieste devono ancora essere consegnati in forma cartacea. Una standardizzazione delle procedure di digitalizzazione si rivela essere dunque quanto mai necessaria e urgente al fine di ottenere la tanto celebrata semplificazione dei procedimenti amministrativi.
“L’unica strada praticabile è quella della realizzazione di una piattaforma digitale sulla quale caricare tutti i dati e la documentazione relativa a progetti, ed anche i pareri emanati dai vari uffici competenti”. Tale proposta è stata presentata all’amministrazione provinciale già nel novembre dello scorso anno, ma le aspettative e le preoccupazioni per la categoria degli architetti restano ancora quasi del tutto disattese“, così il Presidente Thaler. La piattaforma digitale potrebbe risolvere la questione annosa dei trasferimenti di dati tramite e-mail, limitando tale supporto alle sole comunicazioni, e rendere disponibile la documentazione relativa a un progetto in maniera completa e organizzata. “Il nostro obiettivo è quello di avere una rappresentanza in un gruppo di lavoro ancora da istituire insieme all’amministrazione provinciale ed al Consorzio dei Comuni e di poter così divenire parte attiva, come partner diretti delle varie amministrazioni, mettendo a disposizione l’esperienza maturata nell’ambito delle pratiche edilizie” ha auspicato il Presidente dell’Ordine.
La richiesta di un maggiore coinvolgimento degli architetti in un percorso di semplificazione della burocrazia è stata accolta e commentata positivamente da Christian Tommasini. L’assessore provinciale ha comunicato che oltre alla legge urbanistica a breve verrà riformata anche la legge sull’edilizia abitativa. Tommasini che ha le competenze in materia di edilizia pubblica e abitativa attende con grande interesse le novità che la riformulazione della legge sull’urbanistica porterà e ha volutamente posto l’accento su concetti come quello della cultura della convivenza e della cooperazione come basi fondanti della nostra società democratica.
“L’Ordine degli Architetti è e rimane per la Ripartizione provinciale Edilizia e servizio tecnico il primo e più importante interlocutore“ ha confermato nel suo intervento il Direttore Gustavo Mischi. Per l’assegnazione di incarichi di progettazione per opere pubbliche della Provincia autonoma di Bolzano il concorso di progettazione rimane il procedimento più consono e preferenziale, poiché consente di preservare un livello qualitativo alto a livello provinciale. Mischi ha sottolineato come la composizione delle commissioni di concorso sia di enorme importanza e ha riconosciuto all’Ordine degli Architetti il grande impegno che per anni ha dedicato nel battersi affinché le commissioni rispondessero sempre ai requisiti di oggettività e standard qualitativi elevati. Anche per quanto riguarda il BIM (Building Information Modeling – Metodo di progettazione ottimizzata, esecuzione e gestione di costruzioni tramite il supporto di software specifico) l’amministrazione provinciale vorrà ricorrere all’aiuto dell’Ordine, così Mischi.
La seconda parte dell’Assemblea è stata dedicata – come da prassi istituzionale – al consuntivo ed al preventivo di bilancio. Entrambi sono stati approvati dagli iscritti presenti in sala all’unanimità. Il Presidente Thaler ha presentato la relazione delle attività dell’Ordine, mentre il Presidente della Fondazione Architettura Alto Adige Carlo Calderan ha illustrato il ricco programma di iniziative culturali. Ai due Presidenti è seguito l’intervento dell’avvocato Stephan Vale il quale ha affrontato il tema ostico dei diritti d’autore che ha dato vita ad un dibattito molto vivace.
Per la terza volta l’Assemblea è diventata il contesto che ha visto la cerimonia di assegnazione del riconoscimento di membro onorario dell’Ordine agli iscritti più anziani che si sono distinti per i loro meriti e per aver segnato ed inciso con la loro opera nell’evoluzione dell’architettura e della cultura del costruire in Alto Adige. La spilla d’oro, simbolo del riconoscimento, è stata consegnata dalle mani dell’Assessore Tommasini e del Presidente dell’Ordine Thaler a Klaus Kompatscher, il quale in 5 decenni ha realizzato una serie di edifici scolastici e destinati a istituzioni culturali su tutto il territorio provinciale e ad Oswald Zöggeler che, accanto alla sua attività di architetto libero professionista si è dedicato per molti anni alla docenza accademica a Firenze ed in altre università italiane. 
Infine, l’Ordine ha accolto formalmente 26 nuovi iscritti, consegnando loro l’attestato di iscrizione ed il timbro. Ad essere padrino di tale cerimonia è stato il Direttore Gustavo Mischi. Non da ultima è stata ringraziata con un piccolo presente anche la collaboratrice Marina Papadopoli, “fedele” all’Ordine per ben 20 anni.
Carlo Azzolini, Vicepresidente dell’Ordine, ha rivolto al Presidente uscente un discorso che ha percorso gli anni di mandato e le molte pregevoli iniziative intraprese da Thaler nei suoi 8 anni di impegno per l’Ordine, prima come Segretario, poi come Presidente: “Grazie al suo operato ed allo staff di cui si è circondato ora l’Ordine degli Architetti è in grado di offrire servizi, prestazioni concrete e un supporto consulenziale su misura dei propri iscritti che possono, in forma immediata, reperire e scaricare le tabelle per il calcolo dei compensi professionali, come anche apprendere le proposte formative dell’associazione arch.academy. Al Presidente si deve anche il primo Congresso Architetti, organizzato nel febbraio di quest’anno per la prima volta”. Le parole di Azzolini sono state seguite da un applauso lungo e fragoroso tutto rivolto con gratitudine dal pubblico della sala a Wolfgang Thaler.
 
10.03.2017: Rassegna Associazione Architetti Arco Alpino: mostra e premiazione
Qualità nella progettazione in ambiente montano – l'Associazione Architetti Arco Alpino si adopera per incentivarla, con una premiazione ed un’esposizione che verrà inaugurata il 17 marzo al Museion di Bolzano. Fra i 4 premiati ben 2 altoatesini.
 
Fondata il 20 maggio 2016, l’associazione “Architetti Arco Alpino” ha subito richiamato l’attenzione sui propri obiettivi con un concorso a premi ed una mostra. Vuole creare un comune terreno di riflessione sulle pratiche e sulle prassi progettuali odierne in ambito alpino, tematizzando i mutamenti nel paesaggio e nell’estetica del costruire attraverso opere eccezionali: edifici o infrastrutture turistiche, luoghi pubblici, complessi residenziali (stagionali), stabilimenti produttivi oltre a recuperi di nuclei rurali abbandonati.
 
Hanno partecipato al concorso 246 progetti, opere realizzate trai il 2010 e il 2016 sul versante italiano dell’arco alpino (Convenzione delle Alpi). Spiccano gli architetti altoatesini, che si aggiudicano ben due dei quattro premi messi in palio (vedi cartina allegata). I progetti selezionati dalla giuria d’eccezione “cercano il dialogo costruttivo con lo straordinario paesaggio alpino, preferendo sempre il coraggio alla timidezza”, parole della giuria composta da Sebastiano Brandolini (I), Bernardo Bader (A) e Quintus Miller (CH).
 
La mostra vede esposti ed illustrati i 22 progetti finalisti, contemporaneamente in nove sedi, ovvero nelle nove province partecipanti. Spiega l’architetto trentino Alberto Winterle, anche Presidente dell’associazione e capo redattore della rivista d’architettura turrisbabel: “Apparteniamo a luoghi dove l'orizzonte è occupato da pendii, boschi e rocce. Luoghi, dove la morfologia e la quota del territorio limitano considerevolmente lo spazio antropico, portando l'uomo a misurarsi con condizioni avverse sperimentando nel corso del tempo le modalità con cui insediarsi. Luoghi allo stesso tempo drammatici e straordinari dove le risorse naturali offrono opportunità ma richiedono rispetto. Questo sono le Alpi. Una scogliera segnata da solchi ed accidentalità, attraversata da valichi che uniscono mondi oggi sempre più uguali.”
 
Con l’occasione verrà presentata anche l’edizione speciale della rivista turrisbabel (Fondazione Architettura Alto Adige), realizzata come catalogo della mostra.
 
L'Associazione "Architetti Arco Alpino" (AAA)
riunisce 14.000 architetti iscritti agli ordini dell'intero arco alpino italiano. Vi fanno parte nove Ordini degli architetti, quelli di Bolzano, Trento, Cuneo, Torino, Aosta, Novara, Sondrio, Belluno e Udine. Lo scopo dell'associazione è di sfruttare le sinergie, intessere reti e dare vita a iniziative riguardanti lo spazio abitativo e lavorativo in questo particolare paesaggio. L’associazione vuole coordinare le iniziative legate alle tematiche culturali e professionali con rilevante caratterizzazione alpina, con la consapevolezza che le affinità delle caratteristiche geografiche delle Alpi hanno sempre determinato e determinano tutt’oggi problemi ed esigenze simili. Si mira anche ad uno scambio con architetti di oltreconfine, allo scopo di rafforzare il ruolo dei pianificatori, dei paesaggisti e dei conservatori nel multiforme sviluppo dell'arco alpino. Il presidente dell’associazione AAA è Alberto Winterle.
 
18.02.2017: 1° Congresso regionale di architettura a Bolzano
Tre giorni di congresso all'insegna del networking e dell'aggiornamento professionale, presso la Libera Università di Bolzano: 18 conferenze, 34 incontri di esperti, altrettanti dibattiti e altri momenti di scambio tra i 300 architetti del Trentino e dell’Alto Adige, che vi hanno preso parte.
I presidenti Thaler (Bolzano) e Serafini (Trento): «bene la collaborazione, ora progetti comuni per rafforzare la figura dell’architetto e promuovere la qualità dell’architettura».

Un congresso regionale con un bilancio estremamente positivo, quello che ha visto partecipanti gli architetti trentini e altoatesini, per la prima volta riuniti in un evento formativo a scala sovraprovinciale. Il via è stato dato giovedì 16 febbraio da uno dei protagonisti del design urbano e dei materiali edili ecosostenibili Sacha Menz, rinomato professore d'architettura presso il Politecnico ETH di Zurigo, con una relazione d'apertura sul futuro dell'architettura. La tre giorni si è poi conclusa con l'intervento finale dell'archistar di Düsseldorf Christoph Ingenhoven, autore, fra le altre cose, del progetto Stuttgart-21, che sabato 18 febbraio ha presentato una rassegna delle proprie opere. Tra questi due eventi si sono svolte ben 18 conferenze che al loro termine hanno portato ad un vivace confronto tra i partecipanti.
 
Lo scopo del primo Congresso regionale di architettura del Trentino-Alto Adige era di fornire agli iscritti uno straordinario momento di formazione professionale, capace di coprire l'ampio spettro di tematiche con le quali la categoria degli architetti si confronta quotidianamente: a partire dal tema dell'architetto/imprenditore (Axel Paulus, Politecnico ETH di Zurigo), passando per la conservazione dell'architettura del XX secolo (Paolo Faccio, Università Iuav di Venezia), la rivoluzione digitale del metodo "BIM - Building Information Modelling" e di altre nuove tecnologie, il rapporto fra architettura e design (Gerhard Glüher e Roberto Gigliotti della Facoltà di Design e Arti, Libera Università di Bolzano), gli aspetti relativi alla responsabilità giuridica nella progettazione, le sfide della cultura edile contemporanea, fino a giungere alla presentazione dei progetti degli architetti Werner Tscholl (Alto Adige) e Mirko Franzoso (Trentino), recentemente insigniti del premio "Architetti italiani 2016".

Il congresso specialistico ha visto la presenza, negli spazi della Libera Università di Bolzano, di alcuni partner del settore edile la cui collaborazione è stata fondamentale per la buona riuscita dell’evento (vedi www.archcongress.it).
I tre giorni di congresso sono stato organizzati dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bolzano in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento. Per i
 
Presidenti dell'Ordine di Bolzano e dell’Ordine di Trento, rispettivamente Wolfgang Thaler e Susanna Serafini, l’occasione del Congresso è stata un ulteriore momento per rafforzare la già stretta collaborazione tra i due Ordini che porteranno avanti le istanze degli architetti, avviando confronti anche all’esterno della categoria, con interlocutori politici e istituzionali. In futuro questa cooperazione dovrà tradursi ancor di più nell'elaborazione di leggi e direttive, che puntino a una maggior qualità del patrimonio architettonico, tanto in ambito pubblico quanto privato, e che promuovano soluzioni intelligenti nella pianificazione territoriale.
 
Recentemente, proprio con lo scopo di conoscere chi sono e come lavorano i propri iscritti, che rappresentano circa 2500 professionisti, gli Ordini delle due province hanno condotto un sondaggio comune, i cui risultati confluiranno nelle strategie future del loro lavoro.
 
Nel corso del Congresso i partecipanti hanno fornito numerosi riscontri positivi sulla formula in cui è stato organizzato l’evento, ovvero più sessioni parallele e sulle possibilità d’incontro che non si è limitata al momento formativo ma si è ampliata anche durante le pause e i pranzi, divenuti veri e propri momenti di discussione e di confronto sul mestiere dell’architetto. Anche per queste ragioni, il Congresso regionale di architettura diventerà un appuntamento annuale fisso, che permetta la discussione e l'approfondimento di tematiche comuni. Archiviata con successo questa prima edizione, già dai prossimi mesi si procederà con le prime decisioni relative al prossimo appuntamento nell'aprile del 2018 che si svolgerà in Provincia di Trento.

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Dolomiten

Alto Adige
 
Congresso Architetti 2017 - Save the date: 16-18 febbraio 2017
Tre giorni immersi nelle sfide professionali degli architetti di oggi: oltre 20 conferenze e incontri presso la Libera Università di Bolzano
 
Il via sarà dato giovedì 16 febbraio alle ore 13.30 da Sacha Menz, rinomato professore d'architettura presso il Politecnico ETH di Zurigo, con la sua relazione d'apertura sul futuro dell'architettura. L'intervento finale sarà dell'archistar di Düsseldorf Christoph Ingenhoven, autore del progetto Stuttgart-21, che sabato 18 febbraio alle 11.30 presenterà una rassegna delle proprie opere.
 
In mezzo a questi due eventi si terranno oltre 20 conferenze e dibattiti. Si spazierà dal tema dell'architetto/imprenditore (Axel Paulus, Politecnico ETH di Zurigo) alla conservazione dell'architettura del XX secolo (Paolo Faccio, Università Iuav di Venezia), alla rivoluzione digitale del metodo "BIM - Building Information Modelling", ai progetti di giovani talenti, ai premi e riconoscimenti come quelli assegnati agli architetti Werner Tscholl (Alto Adige) e Mirko Franzoso (Trentino), recentemente insigniti del premio "Architetti italiani 2016".
 
Il congresso regionale di architettura, organizzato dall'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bolzano in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Trento e dell'arch.academy di Bolzano, non è solamente un evento formativo per tutti gli architetti, ma un'occasione di incontro e di scambio di portata internazionale. Per maggiori informazioni sul programma: www.archcongress.it
 
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Alto Adige
Südtiroler Wirtschaftszeitung

 
20.01.2017 In ricordo di Arno Hofer
Necrologio: Con Arno Hofer muore un pioniere dell'architettura, dell'urbanistica e dell'arte altoatesina del XX secolo.
 
Nell'era di Google Earth e della cartografia digitale è difficile riuscire a immaginarsi che i progettisti dovessero sorvolare il territorio per riuscire a cogliere come apparisse l'area dall'alto e per potersi fare un'idea su come portare a termine il proprio incarico. L'architetto bolzanino Arno Hofer, assieme alla moglie Helga Ehall Hofer, anche lei architetto, è stato uno degli attori della partita redazione dei piani urbanistici in Alto Adige agli inizi degli anni '60. L'idea di una superstrada tra Merano e Bolzano risale proprio a quel periodo. Arno Hofer è diventato famoso soprattutto per due opere situate a Bolzano: la "Casa della Cultura Walther von der Vogelweide" in via Sciliar (progettata in collaborazione con un collega di Innsbruck) e l'edificio della casa editrice e tipografia Athesia in via del Vigneto.

Il 19 gennaio a quasi 94 anni è morto Arno Hofer. Per decenni ha gestito assieme alla moglie il proprio studio in Piazza Walther a Bolzano. Nato a Bolzano il 21 marzo 1923, era figlio di una coppia di artisti, Anton Hofer e May Ottawa in Hofer. Sua madre, la celebre smaltatrice di Bolzano (originaria dei pressi di Cracovia), è morta nel 2000 all'età di 103 anni. Arno Hofer ha studiato dal 1948 al 1953 presso il politecnico di Graz, dove ha conosciuto Helga Ehall, una compagna di studi, destinata a diventare sua moglie. Per poter ottenere il riconoscimento del titolo di studio in Italia, all'epoca necessario, la coppia si trasferì per due anni a Roma, dove Arno diede diversi esami alla facoltà di architettura. Tornato a Bolzano nel 1956, aprì assieme alla moglie il proprio studio di architettura al n° 8 di Piazza Walther.
 
Quando nel 1960 l'assessore provinciale Alfons Benedikter decise di emanare una legge urbanistica, che salvasse l'Alto Adige da un'eccessiva urbanizzazione, l'architetto Hofer, assieme al prof. Puccinato di Roma e al prof. Jäger di Vienna, venne incaricato di stilare i piani urbanistici di 36 comuni altoatesini. Era il 1963 e per la ricognizione del territorio venne messo a disposizione un elicottero. Seguirono incarichi per nuclei abitativi, edifici pubblici e residenze private in svariati comuni dell'Alto Adige, nonché la partecipazione a numerosi concorsi. Arno Hofer era anche membro dell'associazione di artisti Südtiroler Künstlerbunds SKB.
Nell'aprile del 2015 è stato insignito membro d'onore dell'Ordine degli Architetti con la consegna della spilla d'oro.
 
Tale onorificenza è riservata agli iscritti in considerazione di particolari meriti conseguiti nella cultura architettonica e del costruire, o che hanno apportato un contributo significativo alla categoria professionale degli Architetti, dei Pianificatori, dei Paesaggisti e dei Conservatori. La premiazione ha avuto luogo nell'ambito dell'Assemblea annuale con la consegna della spilla d'oro.

nella foto (anno 1936)  da sinistra a destra: copilota, Werner Jäger, Helga Hofer, pilota, Arno Hofer.

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21.01.2017 Dolomiten
 
18.11.2016 Nuova legge provinciale territorio e paesaggio:  costruttivo confronto tra 24 associazioni di interessi
Molte proposte costruttive e la conferma di voler proseguire il confronto tra i diversi rappresentanti degli interessi altoatesini: è questo il risultato concreto dell’Hearing pubblico sulla nuova legge provinciale territorio e paesaggio, promosso il 17 novembre 2016 dalla Bauhütte Alto Adige.

Tra associazioni economiche, organizzazioni sindacali, associazioni ambientaliste ed ordini professionali erano 24 le organizzazioni e associazioni di categoria altoatesine che si sono ritrovate al termovalorizzatore di Bolzano per discutere insieme sull’orientamento della nuova legge urbanistica. All’incontro era presente anche l’Assessore provinciale competente, Richard Theiner.
Obiettivo della manifestazione era offrire alle diverse associazioni ed organizzazioni la possibilità di presentare le loro aspettative sullo sviluppo del territorio per un Alto Adige che meriti di essere vissuto.
“Questo Hearing sulla nuova legge territorio e paesaggio può essere sicuramente considerato un esperimento ben riuscito di dialogo aperto e ricerca condivisa di soluzioni. Per il futuro siamo sicuramente pronti a ripeterlo”, sintetizzano il Presidente del Collegio Costruttori, Markus Kofler, ed il Presidente dell’Ordine degli architetti, Wolfgang Thaler, a nome della Bauhütte Alto Adige.

La Bauhütte Alto Adige si definisce come un’importante rappresentanza degli interessi dell’edilizia altoatesina per restituire al settore delle costruzioni la sua interezza e il riconoscimento sociale che merita. La nostra unione di imprenditori edili, ingegneri, architetti, liberi professionisti e rappresentanti dei lavoratori lavora a modelli e progetti orientati al futuro per promuovere in Alto Adige una cultura dell’edilizia e di vita positiva.

All’Hearing pubblico erano rappresentate le seguenti organizzazioni:
Ordine degli Architetti, Alpenverein Südtirol AVS, Arbeitsgruppe Bauamt, Associazione Mediatori Alto Adige, Assoimprenditori Alto Adige, Camera di commercio, CGIL-AGB, CISL SGB, CNA-SHV, Collegio dei Costruttori edili, Collegio dei geometri, Consorzio dei Comuni dell’Alto Adige, Federazione Protezionisti Sudtirolesi, Heimatpflegeverband Südtirol, Katholischer Verband der Werktätigen KVW, lvh.apa Confartigianato Imprese,  Ordine degli avvocati, Ordine degli Ingegneri, Ordine die Dottori Agronomi e Dottori Forestali, UIL SGK, Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, Unione Albergatori e Pubblici Esercenti dell’Alto Adige, Unione commercio turismo servizi Alto Adige e Unione Sindacati Autonomi Altoatesini ASGB.
 
28.07.2016 L’associazione “Architetti Arco Alpino“ indice un concorso
Benché fondata nella primavera di quest'anno, l'associazione Architetti Arco Alpino si adopera da subito per promuovere la qualità nella progettazione nell’ambiente montano con una rassegna di progetti, un premio ed una mostra.
 
Il primo progetto dell'Associazione è infatti la presentazione di una rassegna di opere che pongono l'accento sui cambiamenti dei molteplici paesaggi che compongono l'arco alpino e mettono in evidenza le diverse peculiarità regionali.

Al concorso possono prendere parte architetti o studi associati con un massimo di tre opere realizzate tra il 2010 e il 2016 sul versante italiano dell'arco alpino (Convenzione delle Alpi). Oltre agli edifici di nuova realizzazione sono ammessi al concorso gli edifici ristrutturati, ampliati o restaurati delle seguenti categorie funzionali: edifici pubblici, abitazioni singole o collettive, uffici e industria, turismo, spazi pubblici, infrastrutture.
Il materiale dovrà pervenire all’indirizzo del sito dell’associazione Architetti Arco Alpino, entro il 31 ottobre 2016.
Il primo premio consiste in un'onorificenza costituita da una targa per il progettista, il committente e l'edificio. Una giuria specializzata selezionerà, tra i progetti pervenuti, quelli ritenuti più idonei e rappresentativi, che verranno poi presentati in una pubblicazione e saranno successivamente esposti in una mostra aperta contemporaneamente in tutte le sedi delle provincie partecipanti.
 
Per maggiori informazioni sul concorso: www.architettiarcoalpino.it
 
Coordina il concorso l'architetto Alberto Winterle, presidente dell'Associazione “Architetti Arco Alpino”  info@architettiarcoalpino.it - t. + 335 5932162
 
Associazione "Architetti Arco Alpino"

L'associazione "Architetti Arco Alpino" riunisce quasi 13.000 architetti iscritti agli ordini dell'intero arco alpino italiano, ovvero gli Ordini degli Architetti PPC di Aosta, Belluno, Bolzano, Cuneo, Novara VCO, Sondrio, Torino, Trento e Udine.
L'associazione è stata fondata il 20 aprile 2016 a Rovereto (MART).
Lo scopo dell'associazione è quello di sfruttare le sinergie, intessere reti e dare vita a iniziative riguardanti lo spazio abitativo e lavorativo nel paesaggio alpino. Il rapporto tra essere umano e paesaggio montano in questo contesto affascinante, ma estremamente fragile, è indagato attraverso l’architettura. L’associazione mira inoltre a costruire uno scambio con i colleghi che operano oltreconfine, allo scopo di rafforzare il ruolo dell’architetto nel multiforme sviluppo e nella trasformazione del paesaggio dell'arco alpino.
20.04.2016: Ordine degli Architetti e riforma dell’ordinamento urbanistico: “Gli architetti sono professionisti esperti, non lobby di interessi”
L’Assemblea annuale dell’Ordine degli Architetti PPC ha registrato una partecipazione molto nutrita: in quasi 400 si sono presentati alla Fiera di Bolzano.
 
Urbanistica, disciplina degli appalti, consulenza legale: questi i temi principali trattati in occasione dell’Assemblea annuale dell’Ordine degli Architetti tenutasi nei giorni scorsi a Bolzano. Davanti ad una sala gremita il Presidente Wolfgang Thaler ha toccato, nel suo discorso inaugurale, quelle che sono le questioni al momento più delicate e prementi per la categoria: la nuova legge provinciale sugli appalti la cui formulazione si deve anche in parte al contributo concreto e decisivo dell’Ordine degli Architetti e la riforma dell’ordinamento urbanistico di prossima introduzione. “La definizione di questa legge provinciale che per gli architetti rappresenta un riferimento fondamentale nell’esercizio della loro professione non tiene evidentemente conto dell’importanza della nostra collaborazione, né tantomeno dell’apporto esperienziale dei 1.188 iscritti del nostro Ordine” segnala il Presidente Thaler. “Che i nostri architetti e paesaggisti siano gli unici esperti con un percorso accademico solido in questo settore con il quale hanno da confrontarsi quotidianamente, pare essere elemento di alcun rilievo. Rincresce dover riscontrare che sono considerati alla stessa stregua di altri gruppi di interesse che hanno unicamente a cuore interessi personali” ha proseguito Thaler,

In risposta alle affermazioni del Presidente degli Architetti Thaler, l’Assessore provinciale competente per l’urbanistica Richard Theiner ha difeso le scelte prese dalla Provincia ed al contempo ha invitato l’Ordine ad analizzare nei prossimi mesi in maniera approfondita il testo dell’imminente nuova legge ed inoltrare eventuali proposte di modifica. “Vi posso confermare sin da ora – così Theiner – che le Commissioni edilizie nei Comuni verranno abolite e che verranno sostituite da Commissioni di esperti sovracomunali”. Frank Weber, Direttore dell’Ufficio provinciale Urbanistica Sud-Ovest, prendendo parola dopo l’intervento di Theiner, ha posto l’accento sulla grande sfida che ha coinvolto gli uffici provinciali che, oltre alla mole di lavoro quotidiano, hanno dovuto anche gestire la riforma dell’ordinamento urbanistico con la conseguente armonizzazione della contabilità e la digitalizzazione degli atti amministrativi.
 
Thomas Mathà, Direttore dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici invitato quale relatore ospite, ha posto l’accento sugli appalti pubblici in Alto Adige ed ha illustrato le nuove soglie di parametri stabilite per le diverse procedure formali di assegnazione di incarichi che sono state introdotte nella nuova legge provinciale sugli appalti. L’argomento, avvertito come stringente dai presenti in sala, ha dato vita a un vivo dibattito dal quale è emerso un chiaro messaggio rivolto all’Agenzia per gli appalti ed anche alle stazioni appaltanti pubbliche: no allo scorporamento degli incarichi di progettazione e di direzione dei lavori in prestazioni parziali singole per le quali venga indetto nella maggior parte dei casi un bando separato e che possa essere vinto da più professionisti. “La mano pubblica ritiene, in questo modo, di poter contenere i costi di onorario dei professionisti, ma una tale frammentazione risulta impensabile per incarichi di progettazione privati. Questo mina inevitabilmente la qualità architettonica di un progetto che non verrà più seguito da un unico professionista dall’inizio fino alla sua conclusione come dovrebbe invece essere per garantire il valore e il pregio dello stesso” hanno denunciato alcuni architetti con esperienza lavorativa di lunga data. Il Presidente Thaler ha promesso all’assemblea di spendersi in futuro, quale rappresentante dell’Ordine, a che questa richiesta non venga relegata al silenzio, ma venga fatta presente e con forza alle autorità competenti.

Il servizio di consulenza legale offerto gratuitamente agli iscritti è stato illustrato dall’avvocato Ivan Bott, il quale ha rilevato come sia stato presentato un numero notevole di richieste a seguito di un basso o carente senso morale da parte dei committenti che faticano a riconoscere economicamente i servizi prestati dai professionisti. Ulteriori richieste sono hanno riguardato tematiche come i diritti d’autore e la responsabilità dell’architetto.
 
L’Assemblea è proseguita con la relazione sulle attività dell’Ordine che è servita ad illustrare la ricca offerta di prestazioni e servizi riservata agli iscritti dell’Ordine ed anche con le attività pianificate per il futuro. Tale offerta si estende anche all’attività della Fondazione Architettura Alto Adige che, nel 2015, ha pubblicato la 100a edizione della rivista specializzata di architettura Turris Babel e che ha all’attivo un ampio ventaglio di iniziative culturali. Degna di nota è anche la formazione, intesa come l’erogazione dell’offerta formativa che l’Ordine si è trovato a dover mettere a disposizione dei propri iscritti dall’entrata in vigore dell’obbligo di formazione professionale continua nel 2014 e che ha assegnato alla gestione dell’associazione arch.academy.
Il bilancio consuntivo 2015 dell’Ordine, come anche quello preventivo per il prossimo anno sono stati approvati all’unanimità, con un’unica astensione, dall’assemblea.
 
L’evento ha riservato anche un momento toccante per i presenti, ovvero la consegna del riconoscimento di membro onorario dell’Ordine agli iscritti più anziani che si sono distinti per i loro meriti e per aver segnato ed inciso con la loro opera nell’evoluzione dell’architettura e della cultura del costruire in Alto Adige. La spilla d’oro, simbolo del riconoscimento, è stata consegnata dalle mani dell’Assessore Theiner e del Presidente dell’Ordine Thaler a Helga von Aufschnaiter Straudi, una delle prime donne architetto del nostro territorio e Antonio Macconi che negli anni Settanta a Bolzano ha realizzato complessi residenziali del tutto innovativi. Hanno ricevuto la nomina di membri onorari, pur se non presenti, anche gli architetti Rudi Zingerle di Bressanone e Marius Scrinzi di Bolzano.


Rassegna Stampa:

21.04.2016 Corriere dell'Alto Adige - Rettifica comunicato dell'Ordine  -  22.04.2016 Corriere dell'Alto Adige

21.04.2016 Tageszeitung

22.04.2016 Tageszeitung

SüdtirolNews (Online)

29.04.2016 Südtiroler Wirtschaftszeitung

13.05.2016 Dolomiten
 
17.12.2015 Uniti per le linee guida alle nuove normative provinciali sui lavori pubblici
Gli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti delle due province Bolzano e Trento per la prima volta assieme in un tavolo di lavoro per indicare la “retta via” dei professionisti tecnici alle rispettive Amministrazioni provinciali
 
Nei giorni scorsi si sono riuniti a Bolzano i Presidenti dei Consigli degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti delle Province di Bolzano e di Trento, assieme ai delegati dei rispettivi Ordini, per dare avvio ai lavori di un tavolo congiunto che, negli scopi, dovrà aiutare i rispettivi legislatori provinciali nella stesura delle linee guida attuative delle leggi di riforma della normativa in tema di lavori pubblici, legate al recepimento delle direttive 23 e 24/2014 dell’Unione Europea.

La costituzione di questo Tavolo è particolarmente significativa in quanto rappresenta, per la prima volta, un importante segnale di collaborazione tra i professionisti operanti sul territorio regionale e vuole essere uno strumento di supporto e di dialogo con le istituzioni provinciali, anch’esse tese ad un avvicinamento e ad una più stretta sinergia nella elaborazione delle rispettive normative, in un condivisibile sforzo di tutela dell’autonomia.

L’incontro odierno rappresenta solo il primo passo e i lavori della Commissione Interprovinciale andranno ora avanti, per elaborare un documento riassuntivo condiviso ed intervenire, così, uniti nel percorso di elaborazione delle attese linee guida, che dovranno fornire chiarezza sull’applicazione concreta della nuova normativa di settore, appena approvata a Bolzano ed in fase di approvazione nella Provincia di Trento.

L’intento è quello di giungere entro fine gennaio alla stesura di tale documento congiunto, che dovrà recepire gli spunti più interessanti e validi già presenti nel vigente Protocollo tra PAT e Ordini trentini sottoscritto a dicembre 2014, nonché le innovazioni e semplificazioni introdotte nel quadro di riforma bolzanina ora in fase di definizione.
 
03.12.2015 Architettura e urbanistica
Il seminario dell’Ordine degli Architetti su distanze tra edifici e confini ha registrato il tutto esaurito
 
Grande successo di pubblico per il seminario organizzato dall’Ordine degli Architetti che lo scorso venerdì ha visto intervenire due relatori di rilievo come il Magistrato Edoardo Mori e l’Avvocato Manfred Natzler. Sono stati oltre 350, tra architetti, ingegneri, geometri, avvocati, personale dei Comuni a prendere parte alla formazione ed a cogliere l’occasione interagire direttamente con i relatori, sottoponendo loro molteplici quesiti.
 
“L’evento è stato un successo”, commenta il Presidente dell’Ordine degli Architetti Wolfgang Thaler. “L’affluenza dimostra che il tema è avvertito come molto stringente da parte dei professionisti, primi fra tutti gli architetti che quotidianamente si confrontano con la materia anche in virtù del loro ruolo di esperti provinciali in urbanistica in sede di Commissioni edilizie comunali. Delicato e lacunoso risulta, inoltre, l’aspetto del risanamento energetico combinato a bonus cubatura e sopraelevazioni”. L’interpretazione della disciplina normativa che regola le distanze tra edifici e confini rimane ancora uno dei temi più ostici dell’urbanistica, in particolare dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 2012 che ha sovvertito le solite eccezioni locali alla normativa e stabilito che le distanze minime valide a livello nazionale debbano essere applicate senza eccezioni. Il seminario si è dunque posto come obiettivo quello di cercare di fare chiarezza sulla delicata materia, alla presenza anche di esponenti della Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia di Bolzano, uno su tutti il Direttore di Ripartizione Ing. Anton Aschbacher.
Compiendo una panoramica del diritto civile italiano, il Magistrato Mori ha affrontato il tema delle distanze, e si è concentrato sulle distanze minime che devono essere osservate tra edifici e confini di lotti, ma anche sulle vedute che devono garantire un’esposizione sufficiente per i vicini confinanti. Il Magistrato ha colto l’occasione per presentare la nuova edizione della sua pubblicazione, corredandola di aneddoti curiosi, che verrà resa disponibile in formato digitale e cartacea a fine anno. Essa contiene una raccolta completa di tutte le leggi specifiche sulla materia degli ultimi dieci anni, nonché di tutte le sentenze emesse sino all’agosto di quest’anno. Non sono mancati suggerimenti preziosi come quello riguardante la realizzazione di balconi per i quali è prevista una deroga al rispetto delle vedute.
All’intervento di Mori è seguito quello dell’Avvocato Natzler che si è concentrato sulla legislazione locale in materia di distanze tra edifici e confini, ad integrazione del riferimento normativo italiano: Legge urbanistica provinciale, piani urbanistici e attuativi dei Comuni e la problematica specifica dei risanamenti energetici.  La regola dei “10 metri sacri”, la distanza minima tra edifici prevista dalla normativa locale, come è stata definita da Natzler, è stata ribadita più e più volte dal relatore, che ha anche illustrato in quali casi sia possibile superarla. “In casi di sopraelevazioni in zone di edilizia residenziali che non prevedano piani di attuazione, restano validi i 10 metri tra edifici e 5 metri tra confini di lotti”, ha fatto presente Natzler. “Questo implica che, in molti casi non sia possibile applicare il bonus cubatura per il risanamento energetico, senza previo piano di attuazione che regoli la disciplina di tali distanze ridotte”.
Lo spazio dedicato al dibattito ed alle domande del pubblico è stato molto ampio e produttivo: in ca. 90 minuti sono state risposte una cinquantina di quesiti, per buona parte riferiti a casi concreti come ad esempio quali siano le distanze minime previste in caso di concimaie, di bacini montani, di reti antigrandine per frutteti, di isolamenti termici esterni in casi di risamenenti energetici, di abusi edilizi ecc. “Oggi, in questa sede, in pochi minuti riesco a fornire delle risposte, ma come giudice necessiterei invece di ben tre anni” ha commentato ironicamente il Magistrato Mori.
“La presenza di due relatori eccellenti come Mori e Natzler ci ha consentito di offrire un evento di grande qualità”, così il Presidente dell’Ordine degli Architetti Wolfgang Thaler che è convinto di essere riuscito a proporre un momento di approfondimento prezioso – da riproporre eventualmente in futuro - non solo per gli iscritti del proprio Ordine, ma anche per tutti i professionisti che lavorano nell’ambito dell’edilizia.
 
 
19.11.2015: Seminario dell’Ordine degli Architetti su distanze tra edifici e confini: il Magistrato Mori presenta in anteprima la nuova edizione della sua pubblicazione
Uno dei temi più delicati nell’urbanistica è l’interpretazione delle leggi riguardanti le distanze tra edifici e dai confini. Sono soprattutto i casi di risanamento energetico con bonus cubatura e di sopraelevazioni a riservare ancora molti dubbi e incertezze. Per fare chiarezza su questi aspetti specifici, l’Ordine degli Architetti ha organizzato un seminario che avrà luogo venerdì 27 novembre ed al quale interverranno esperti d’eccezione come l’Avvocato Manfred Natzler ed il Magistrato Prof. Edoardo Mori che nel corso della manifestazione presenterà in anteprima assoluta la nuova edizione della sua pubblicazione.
 
Il Magistrato Mori ha aggiornato la sua raccolta di leggi sul tema “Distanze tra edifici e dai confini nel diritto civile italiano”, integrandola di tutte le sentenze emesse fino ad agosto 2015. La pubblicazione verrà presentata dall’autore in anteprima assoluta durante il seminario e messo a disposizione dei partecipanti. Successivamente l’Avvocato Natzler illustrerà la tematica dal punto di vista della Legge urbanistica provinciale inerente le distanze tra le costruzioni e dai confini in relazione ai piani urbanistici comunali ed anche dei piani d’attuazione, ponendo particolare attenzione alla problematica del risanamento energetico. A conclusione dei due interventi, è previsto uno spazio dedicato al dibattito con il pubblico. Sono stati invitati a presenziare all’evento anche il Direttore della Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Bolzano Ing. Anton Aschbacher e gli esperti legali dell’amministrazione provinciale.


Il seminario si svolgerà il giorno venerdì 27 novembre 2015, dalle ore 14:30 alle ore 18:30, presso l’Aula Magna dell’Istituto tecnico commerciale “Heinrich Kunter”, in Via Guncina 1 a Bolzano. Le iscrizioni online sul sito www.arch.bz.it sono aperte ad architetti, ingegneri, geometri e funzionari degli uffici tecnici comunali fino al 24 di novembre. Per gli architetti iscritti all’Ordine è previsto il riconoscimento di 4 crediti formativi.
 
 
15.05.2015 Assemblea annuale dell
Una folta rappresentanza di architetti iscritti all’Ordine si è riunita per il consueto appuntamento annuale che quest’anno si è rivelato del tutto inedito, non solo per la premiazione dei membri d’onore dell’Ordine, ma anche per l’intervento del Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher.

Fotografia: da sin. Wolfgang Thaler, Presidente dell'Ordine degli Architetti, Arch. Arno e Helga Hofer, Arch. Helmut Maurer, Arch. Jolanda Zamolo, dott. Arno Kompatscher, Presidente della Provincia autonoma di Bolzano (foto: Ilona Hofer).

Nei giorni scorsi si è tenuta l’Assemblea annuale dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Bolzano alla quale hanno partecipato 250 professionisti provenienti da tutto il territorio, invitati non solo a confermare e approvare l’operato e il bilancio dell’Ordine, ma soprattutto a celebrare gli iscritti ai quali il Consiglio attualmente in carica ha voluto attribuire il riconoscimento di membro d’onore dell’Ordine.
I coniugi Helga e Arno Hofer, Helmut Maurer, Jolanda Zamolo, Willy Gutweniger hanno ricevuto, dalle mani del Presidente dell’Ordine Wolfgang Thaler e del Presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher, ospite speciale dell’evento, una spilla d’oro in segno di onorificenza per i meriti conseguiti nella cultura architettonica e del costruire e per il loro mirabile contributo apportato alla categoria professionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
 
E proprio sul valore di una cultura del costruire che fonda la ricca eredità del passato con l'innovazione formale e tecnologica del nostro tempo – quella che la nostra Regione ha visto svilupparsi e fiorire, tanto da essere ammirata da molti e divenire oggetto di studio e attrazione - il Presidente dell'Ordine Wolfgang Thaler ha incentrato il suo intervento “Gli architetti costruiscono l'Alto Adige, ma l'Alto Adige sa di poter contare su di loro?”.
Thaler ha in particolare posto l’accento sull’introduzione, anche in Provincia di Bolzano, del farraginoso Codice degli appalti nazionale che ha innescato, a più livelli, una serie di problematiche per gli amministratori, le imprese e per i professionisti coinvolti. L'impegno della Giunta Provinciale per una sua riscrittura che tenga conto delle peculiarità della struttura economica della nostra Regione è visto positivamente, così come il coinvolgimento diretto degli Ordini professionali che hanno potuto contribuire alla definizione del nuovo quadro normativo.
La situazione dei concorsi d'architettura, in parte legata all'applicazione del Codice degli appalti, è oggi infatti particolarmente grave. Negli anni i concorsi si sono dimostrati un valido e democratico strumento di selezione dei progetti, come dimostra l'evidente qualità raggiunta dalla produzione architettonica della nostra Regione. Eppure oggi si sta minando questo strumento insostituibile. I complessi criteri di selezione che favoriscono i fatturati, la dimensione economica dei partecipanti alla loro creatività stanno impedendo a un’intera generazione di giovani architetti di partecipare, con le loro idee, all’evoluzione della nostra Regione con effetti che negli anni si potrebbero rivelare letali per la nostra cultura architettonica.

Il Presidente Kompatscher ha manifestato un impegno personale a portare a compimento il progetto di scrittura di una legge per gli appalti provinciale nel quadro delle normative europee che consenta di tenere in maggior conto la struttura medio piccola delle imprese e studi di progettazione locali oggi penalizzati da un codice oggettivamente scritto per favorire grandi concentrazioni professionali.
L’intervento del Presidente Kompatscher è stato seguito da un approfondimento sul tema dell’attuazione delle nuove direttive europee in materia di appalti pubblici in Alto Adige a cura del dott. Thomas Mathà, Direttore dell’Agenzia dei Contratti Pubblici della Provincia di Bolzano al quale è seguito un vivace dibattito con i  presenti in sala.
L’Assemblea ha registrato – anche per quest’anno – la piena approvazione della relazione e della previsione delle attività del Consiglio, nonché del bilancio consuntivo per il 2014 e di quello preventivo per il 2015.
 
28.04.2015 Collaborazione costruttiva con la Ripartizione Beni culturali
Gli architetti ribadiscono che le osservazioni rivolte al funzionamento della Ripartizione Beni culturali si riferiscono alla ricerca di una maggiore comprensione della dimensione tecnico-artistica del restauro architettonico (possibile anche attraverso una maggiore presenza di architetti nell’organico).
La presa di posizione dell’Ordine è volta ad ottenere un miglior funzionamento dei processi, così come a garantire una maggiore continuità nelle procedure di approvazione dei progetti. Non riguardano invece in alcun modo la figura e la qualità professionale del direttore di ripartizione.
A questo scopo l’Ordine si farà promotore di attività formative che mirino ad una maggiore comprensione delle pratiche di tutela e trasformazione dei beni culturali.

(Photo by Wolfgang Moroder)
09.09.2014 Vertici Ordine architetti ricevuti da Tommasini
Comunicato stampa della Provincia Autonoma di Bolzano

L'assessore provinciale ai lavori pubblici Christian Tommasini, nel pomeriggio di ieri, 9 settembre, ha incontrato una rappresentanza del Consiglio dell'Ordine degli Architetti guidata dal presidente e dal vicepresidente, Wolfgang Thaler e Carlo Azzolini. In vista della nuova legge sugli appalti sollecitata la scelta dei concorsi di progettazione e della qualità.

I rappresentanti dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bolzano, in vista della nuova legge sugli appalti della Provincia, hanno fatto presente con urgenza la necessità che in futuro un numero sempre maggiore di committenze siano basate sui concorsi di progettazione favorendo procedure più aperte. Grazie alla scelta di questa formula partecipativa, infatti, come hanno ribadito, si mantiene alta la qualità delle costruzioni raggiunta in questi anni e riconosciuta in Italia ed in Europa. Inoltre, i concorsi di progettazione incentivano la crescita professionale e favoriscono il ricambio generazionale con l'accesso delle nuove leve.
I vertici dell'Ordine professionale si sono dichiarati disponibili a continuar a confrontarsi in vista della nuova legge sugli appalti che costituisce una sfida per lo sviluppo del territorio.

Le varie categorie professionali, come ha ricordato l'assessore Tommasini, saranno coinvolte nella predisposizione della nuova legge sugli appalti nell'ambito di un apposito tavolo di confronto a seguito dell'approntamento di una prima bozza del documento da parte della Giunta. Come ha posto in evidenza l'assessore, è importante giungere a una costruzione condivisa dei processi con l'obiettivo di garantire qualità ed efficienza.

L'assessore Tommasini ha, inoltre, invitato i membri del Consiglio dell'Ordine degli Architetti a stilare un decalogo tecnico sulle varie problematiche da sottoporre agli uffici del Dipartimento Lavori Pubblici. Tra i temi la gestione dei contratti e l'alleggerimento delle procedure con abbreviazione dei tempi, nonché l'introduzione di correzioni a livello locale nell'applicazione delle disposizioni ministeriali per quanto attiene il capitolato prestazionale.

Della delegazione professionale facevano parte anche il consigliere dell'Ordine Carlo Calderan ed il segretario Johannes Niederstätter.

22.05.2014 Assemblea annuale dell
L'assemblea dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bolzano ha registrato, quest’anno, una grande partecipazione di pubblico. L’apertura dell’evento è stata affidata ad una prima parte di formazione per gli iscritti che ha visto intervenire quale ospite Oliver Heiss architetto, pianificatore e coordinatore dell'Accademia per la Formazione dell'Ordine degli Architetti della Baviera. Heiss ha illustrato le prestazioni per le opere edili in Germania ed il sistema informatico di banca dati (BKI) relativa alla stima dei costi. La testimonianza del relatore bavarese è stata completata da quella dell’architetto altoatesino Massimo Valduga che, facendo un parallelo, ha trattato il tema della stima dei costi di costruzione in Alto Adige. Nel dibattito a conclusione degli interventi ha preso vita un confronto vivace sul tema della futura revisione del prezziario provinciale, come strumento per la redazione di capitolati e stime di costi, tra i rappresentanti della Pubblica Amministrazione, i professionisti attivi nel campo dell'edilizia e gli iscritti dell'Ordine presenti in sala. I loro contributi saranno fondamentali per l'elaborazione di un nuovo strumento che possa essere di grande utilità per tutti.
Tra le attività 2014 che l’Ordine ha presentato ai propri iscritti è stato dato grande rilievo ai bandi di gara per l'assegnazione di lavori pubblici ed in particolare i concorsi di progettazione. Una prima positiva innovazione in questo senso è da considerarsi la stesura di un regolamento per lo svolgimento dei concorsi di progettazione per la redazione di piani di attuazione, previsti dalla legge urbanistica provinciale. La stretta collaborazione avviata tra la Provincia autonoma di Bolzano, i Comuni e l’Ordine degli Architetti è indicativa della volontà comune di garantire qualità ed aggiornamento continuo nei campi dell'architettura, dell'urbanistica, della pianificazione del paesaggio e della tutela dei beni storico artistici.
 
28.04.2014 Provincia, Comuni e Ordine degli architetti puntano su concorsi per la pianificazione dello sviluppo degli insediamenti urbani
A partire dall’ottobre del 2013 i Comuni altoatesini decidono autonomamente sulle loro zone edificabili. Con la legge urbanistica entrata in vigore nell’ottobre 2013 la realizzazione dei piani di attuazione è stata delegata ai Comuni. Per garantire la loro qualità, è stato inserito un passo che raccomanda ai Comuni di svolgere un concorso di pianificazione per zone residenziali che superano i 5000 m². Molti Comuni non dispongono però né del personale né del sapere necessario a questo scopo.
 „Soprattutto i Comuni più piccoli con risorse limitate hanno finora avuto difficoltà ad organizzare concorsi di pianificazione ed inoltre questi sono stati finora considerati come strumento dispendioso che si sottrae alla competenza decisionale del Consiglio comunale”, ha detto Andreas Schatzer, Presidente del Consorzio dei Comuni della Provincia di Bolzano.
 In quest’ottica il Consorzio dei Comuni, la Ripartizione provinciale Natura, paesaggio e sviluppo del territorio nonché l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bolzano hanno elaborato un bando tipo per concorsi riguardanti la pianificazione di zone residenziali. Questo sarà messo a disposizione dei Comuni e dei progettisti allo scopo di facilitare lo svolgimento qualitativo dei concorsi. “Grazie a questo bando tipo soprattutto i comuni piccoli dovrebbero essere in grado di svolgere concorsi senza eccessivo dispendio di denaro”, ha aggiunto Schatzer.
 Florian Zerzer, Direttore del Dipartimento urbanistica, ambiente ed energia, ha evidenziato che il paesaggio non è una risorsa illimitata. La Ripartizione provinciale Natura, paesaggio e sviluppo del territorio ha quindi preso l’iniziativa di elaborare, in collaborazione con il Consorzio dei Comuni e l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bolzano, un bando tipo. “Obiettivo primario dev’essere un parsimonioso consumo del suolo”, ha sottolineato Zerzer. “Un concorso di idee dovrebbe aumentare la qualità dello sviluppo del territorio anche in ambito rurale e contemporaneamente risparmiare costi al committente ed alla mano pubblica. Inoltre darebbe a tutti i progettisti la chance di partecipare e di confrontarsi con una valutazione di qualità.”
 Anton Aschbacher, Direttore della Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio, ha fatto presente che il consumo medio di aree per l’edilizia e le infrastrutture corrisponde quotidianamente in Alto Adige a più di un campo sportivo. “Continuando così, fra ca. 60 anni le aree destinate all’agricoltura verrebbero esaurite. Priorità nella progettazione degli insediamenti urbani sono dunque indispensabili”, ha concluso Aschbacher. I piani di attuazione per zone residenziali tratterebbero soprattutto la disposizione dello spazio pubblico e semi-pubblico. Una maggiore qualità avrebbe come conseguenza un’ aumento di qualità di vita degli abitanti.
Elementi essenziali del concorso sono la partecipazione dei committenti, la progettazione degli spazi verdi, quale novità per molti Comuni, ed ovviamente l’aspetto economico. I concorsi sono uno strumento necessario per offrire soluzioni intelligenti per uno sviluppo qualitativo dei nostri paesi e città affinché siano socialmente sostenibili anche per le future generazioni.
 „Concorsi di pianificazione non sono nuovi per l’Alto Adige e sono stati svolti finora soprattutto nell’ambito delle opere pubbliche. Con l’introduzione obbligatoria dei concorsi anche nel settore della pianificazione urbanistica, le esperienze positive acquisite dovrebbero essere sfruttate per lo sviluppo dei nostri paesi”, ha detto Wolfgang Thaler, Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Johann Vonmetz, membro del Consiglio dell’Ordine, ha illustrato il bando tipo e soprattutto i criteri di valutazione.
Nel mese di maggio si svolgeranno tre manifestazioni di informazione riservati ai rappresentanti dei Comuni, architetti e tecnici, cioè l’8 maggio a Bolzano, il 13 maggio a Laces ed il 21 maggio a Bressanone. Maggiori informazioni ed iscrizioni alle manifestazioni vedi << QUI >>

Rassegna stampa:
RAI TG Regionale 
Video 33 

www.südtirolnews.it

 
22.11.2013  Risultati del 7. Premio d

Nell' ambito della Festa dell' Architettura il 21 novembre 2013 sono stati consegnati a Bolzano il Premio d'Architettura 2013 e il Premio per l'Arte in Architettura.

Dopo la premiazione è stata presentata la nuova edizione di turrisbabel che si dedica esclusivamente al Premio d'Architettura e al Premio per l'arte in Architettura.

Da 149 progetti la giuria, composta da Adolfo Natalini (Italia), Tom Vack (USA) e Axel Simon (Svizzera), ha selezionato le seguenti opere architettoniche:

1° Premio d'Architettura 2013
Centro parrocchiale Madre Teresa di Calcutta, Bolzano

Architetto Siegfried Delueg


(Foto: Alessandra Chemollo)

Premio del pubblico (2334 votings!):

Casa Pliscia 13, Pieve di Marebbe
Pedevilla Architekten 



Premio categoria "Office & Industry"
Trasformazione e ampliamento della cantina vinicola Nalles Magrè, Nalles
Architetto Markus Scherer



Premio categoria „Tourism“
Impianto di risalita – Merano 2000
Architetto Roland Baldi



Premio categoria „Interior“
Casa Pölt, Monguelfo
Architetto Stefan Hitthaler



Premio categoria „Open spaces“
Circonvallazione Bressanone-Varna
MoDus Architects



Premio categoria „Renovation“
Castello di Brunico - Messner Mountain Museum Ripa
EM2 Architekten




Premio categoria "Public"
Centro parrocchiale Madre Teresa di Calcutta, Bolzano
Architetto Siegfried Delueg



Premio categoria "Housing"
Casa Pliscia 13" Pieve di Marebbe
Pedevilla Architekten

 

15.10.2013 Il Premio di architettura Alto Adige entra nella fase finale - Il voto del pubblico è iniziato!
149 progetti realizzati in Alto Adige si candidano per il Premio di Architettura 2013. Vengono nominati 28 progetti (4 per ogni categoria). Per la prima volta nella storia del Premio di Architettura ci sarà, oltre al voto della giuria anche il voto del pubblico (http://premio.arch.bz.it).

Bolzano, 15. ottobre 2013: la Fondazione Architettura Alto Adige presenta in una conferenza stampa i 28 nominati del Premio d'Architettura Alto Adige 2013. La giuria, composta da Adolfo Natalini (Italia), Tom Vack (USA) e Axel Simon (Svizzera), ha selezionato le seguenti opere architettoniche:

categoria public: la nuova palestra di roccia a Bressanone (Arch. Wolfgang  Meraner e stadtlabor), il centro parrocchiale ”Madre Teresa di Calcutta“ a Bolzano, (Arch. Siegfried Delueg), il centro culturale a Ora (Monsorno Trauner Architekten) e l’ ampliamento della scuola professionale provinciale per le professioni sociali „Hannah Arendt“ a Bolzano (Claudio Lucchin & Architetti Associati).

categoria housing: la casa „vicino alla Capella, maso B“ a Vipiteno (Bergmeisterwolf Architekten), la casa Höller a Lana (Höller&Klotzner), la casa „Pliscia“ in Val Badia (Pedevilla Architekten) e la casa atelier d‘artista a Castelrotto (Modusarchitects).

categoria office&industry: la cantina vinicola di Terlano (Trojer Vonmetz Architekten), la cantina vinicola Nalles – Magrè a Nalles (Arch. Markus Scherer), il Salewa Headquarter (Cino Zucchi & Park Associati) e la sede Technoalpin a Bolzano (Arch. Roland Baldi e Arch. Johannes Niederstätter).

categoria tourism: l‘impianto di risalita Merano 2000, (Arch. Roland Baldi), l’autosilo Siusi-Alpe di Siusi e sede Silbernagel a Siusi (Arch. Lukas Burgauner),  l‘albergo Residence Fischerwirt  a Valdurna/Sarentino (Arch. Wolfgang Piller) e la casa di caccia Tamers a San Vigilio di Marebbe (EM2 Architekten).

categoria interior: la boutique Öhler-Woman a Bressanone (Bergmeisterwolf Architekten), la casa Burger Oberschmied a Monguelfo (Arch. Stefan Hitthaler), l’atelier „la cucina di Haidacher“ a Perca (Arch. Lukas Mayr) e l’arredamento della casa W01 ad Aica (Arch. Philipp Kammerer).

categoria open spaces: le aree esterne del Forte di Fortezza – mostra labyrinto :: Libertà (Arch. Christian Schwienbacher), la piazza Angela-Nicoletti a Bolzano/Oltrisarco (Arch. Roland Baldi), il nuovo centro del paese di San Martino in Passiria (Arch. Andreas Flora) e la Ring-Road (circonvallazione) a Bressanone (Modusarchitects).

categoria renovation: la casa residenziale in Vicolo San Giovanni/Bolzano (Arch. Susanne Waiz), il cinema Astra ExGil a Bressanone  ( Lanz + Mutschlechner – stadtlabor), il castello Brunico - MMM Ripa e l’ex canonica a Predoi/Val Aurina (EM2 Architekten).

Il voto del pubblico è iniziato! - Premiazione il 21. novembre

I 28 nominati per il Premio d'Architettura Alto Adige sono stati selezionati e sono visibili sul sito http://premio.arch.bz.it. Ogni cittadina/o potrà votare per il suo progetto preferito.

La votazione online sarà accompagnata da una mostra itinerante con i 28 progetti nominati: dal 5 al 9 novembre, presso la Libera Università di Bolzano (inaugurazione il 5.11 - ore 18.00) e dall'11 al 20 novembre nel Foyer dell'ospedale di Bolzano.

In occasione della festa dell'Architettura (21 novembre, ore 20.00, Auditorium Haydn a Bolzano), ci sarà la premiazione. Verranno consegnati il 1° premio, i sette premi di categoria e il premio del pubblico.

ONLINE VOTING << QUI >>
09.10.2013 Il consiglio dell
Bolzano, 9.10.2013: Il consiglio dell'Ordine degli Architetti da poco eletto si è trovato con il Dottor Arno Kompatscher per uno scambio di opinioni. Il tema principale era l'esigenza pressante di una collaborazione sui temi dell'urbanistica.  I concorsi per la redazione di piani di attuazione che in futuro sarà necessario bandire da parte dei comuni altoatesini saranno volti alla ricerca della qualità del costruito. Lo strumento del concorso darà l'opportunità alle amministrazioni locali di valutare i diversi approcci per elaborare la migliore proposta. L'obiettivo superiore per entrambe le parti è di trovare una soluzione architettonica di alta qualità cui sia garantita la traduzione conseguente da parte dell'amministrazione comunale.

Anche sul tema commissioni edilizie vi era unitarietà di vedute: il procedimento in vigore non pare più adatto alle esigenze odierne. La composizione di tali consessi va rivista al più presto, nel senso di un riequilibrio, dando un maggiore peso a tecnici ed esperti della materia. La valutazione urbanistica dei progetti che fanno richiesta di autorizzazione potrebbe avvenire da parte dell'ufficio edilizio competente, ma in caso di costruzioni particolarmente rilevanti dal punto di vista architettonico e urbanistico appare sensato che la valutazione avvenga da parte di una commisione di esperti. Opportuno è che si possa offrire la possibilità di una consulenza ancora in fase progettuale preliminare, in modo da accompagnare il progettista nella definizione del progetto di concessione e grazie a questa poter aiutare il committente a risparmiare tempo e costi.

I partecipanti all'incontro si son trovati concordi e fiduciosi che grazie ad un'intensa collaborazione comune si possano definire procedimenti più snelli ed efficienti.

Arch. Itta Maurer, Arch. Rodlfo Zancan
Membri del Consiglio

Foto: Klaus Ausserhofer, Itta Maurer, Wolfgang Thaler, Arno Kompatscher, Johannes Niederstätter, Josef Putzer
07.10.2013 Il nuovo consiglio si incontra con l‘assessore Pichler Rolle
Gli architetti altoatesini hanno richiesto un loro maggiore coinvolgimento nella stesura dei provvedimenti legislativi che riguardano l’urbanistica e il risparmio energetico. Le parti hanno concordato anche una collaborazione sui concorsi per i piani di attuazione e sulla formazione professionale.
Bolzano, lì 7.10.2013. Una delegazione del nuovo consiglio dell’Ordine degli Architetti si è incontrata con l’Assessore Pichler Rolle e i responsabili della ripartizione natura, paesaggio e sviluppo del territorio della Provincia Autonoma di Bolzano. Il nuovo presidente Wolfgang Thaler, il suo vice Carlo Azzolini, i consiglieri Johannes Niederstätter e Johann Vonmetz sono stati accolti dall’assessore Elmar Pichler Rolle e dal direttore della ripartizione Anton Aschbacher.
Gli architetti hanno richiesto all’Assessore un maggiore coinvolgimento della categoria nell’ elaborazione di future leggi sull’urbanistica e sul risparmio energetico, specifici campi della loro professione. Thaler ha sottolineato che gli architetti lavorano in modo trasparente e neutrale al servizio della comunità e che è sicuramente un vantaggio per l’Amminstrazione recepire le loro opinioni di esperti.

L’Assessore si  è dichiarato favorevole a cercare il dialogo in futuro, lamentando i tempi molto stretti dell’ultima modifica della legge all’urbanistica.

Un tema discusso sono state anche le distanze tra gli edifici, dove Pichler Rolle ha dichiarato che la ripartizione sta elaborando un regolamento appoggiandosi al Decreto del fare. Si è convenuto di aprire una collaborazione nei futuri concorsi dei piani di attuazione, previsti dalla legge all’urbanistica e di sostenere l’organizzazione e la gestione di corsi di aggiornamento professionale in materia. 

Foto: Anton Aschbacher, Johann Vonmetz, Carlo Azzolini, Elmar Pichler Rolle, Wolfgang Thaler e Johannes Niederstätter
10.09.2013 Gli Architetti Altoatesini hanno un nuovo Consiglio
Gli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bolzano hanno votato recentemente il nuovo Consiglio dell’Ordine. Nella prima riunione del Consiglio sono stati assegnati gli incarichi. Il nuovo presidente è Wolfgang Thaler di Termeno, che subentra a Dora Aichner, che ha condotto l’Ordine negli ultimi quattro anni.

Bolzano, lì 10/09/2013: 1.200 Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Altoatesini sono stati invitati a votare i 11 nuovi consiglieri dell’Ordine per i prossimi quattro anni. Sono stati eletti Wolfgang  Thaler,  Carlo Calderan, Josef Putzer, Carlo Azzolini, Adriano Oggiano, Rodolfo Zancan, Johann Vonmetz, Itta Maurer, Klaus Ausserhofer e Johannes Niederstätter. Come rappresentante della sezione B rimane Mirko Castioni.

Nella seduta costitutiva di lunedì sono stati affidati gli incarichi. Il nuovo presidente è Wolfgang Thaler di Termeno, il suo vice è il bolzanino Carlo Azzolini. Itta Maurer (Bolzano) è la nuova tesoriera, Johannes Niedestätter (Aldino) il nuovo segretario del Consiglio.
Thaler ringrazia per la fiducia e lancia come appello alla comunità degli Architetti quello di prendersi la responsabilità nei confronti dei cittadini e di impegnarsi per ottenere il massimo della qualità nell’ambiente costruito anche in tempi difficili.

Grande lode anche per il Consiglio uscente e per l’ex presidente Dorothea Aichner per l’impegno e l’ambizione nei confronti della categoria professionale negli ultimi quattro anni. Il nuovo Consiglio è disposto a seguire la strada iniziata e ad essere punto d’appoggio per architetti, committenti ed interessati.

Nel primo incontro il nuovo Consiglio definisce come punti chiave del futuro lavoro lo sviluppo della ripartizione interna della formazione, l’ottimizzazione dei servizi verso gli iscritti e la promozione del lavoro dell’Architetto. Si mira anche ad una discussione costruttiva con i politici e l’amministrazione pubblica. Temi di futuro riscontro saranno l’urbanistica, la qualità degli edifici pubblici, le modalità d’appalto e la promozione dei concorsi di progettazione.

Il presidente
Wolfgang Thaler, nato nel 1970, libero professionista di Termeno, laureato in Architettura presso l’Università di Innsbruck (A) e ha fatto l’esame di stato nel 1999 presso l’Università di Venezia. Dal 1999 a 2006 ha lavorato nello studio Schlögl & Süß Architekten a Innsbruck e nel 2006 ha aperto il suo studio a Termeno. Thaler, nel consiglio precedente aveva l’incarico di segretario ed era il responsabile del ripartimento formazione arch.academy.

Foto: Johann Vonmetz, Itta Maurer, Klaus Ausserhofer, Wolfgang Thaler, Carlo Calderan, Carlo Azzolini, Johannes Niederstätter, Josef Putzer, Mirko Castioni, Rodolfo Zancan, Adriano Oggiano
Nell'ambito della mostra di apertura del premio alla committenza “Dedalo Minosse” presso il forte di Fortezza, venerdì 05/07/2013 l’Ordine degli Architetti di Bolzano ha attirato l'attenzione con una delegazione di circa 45 colleghe e colleghi sul tema dei concorsi di progettazione e gare per l’affidamento di prestazioni di servizio.

Con lo slogan " I Premi di Architettura si vincono con gli Architetti non con i manovali" e un minuto di silenzio, è stato distribuito ai presenti una dichiarazione scritta.

Di seguito è stata aperta una breve discussione con l'architetto Josef March, direttore del dipartimento lavori pubblici, quale rappresentante dell'assente assessore dott. Florian Mussner. Tra i punti discussione: le difficili condizioni di accesso ai concorsi per giovani e i piccoli studi di architettura.

Il riscontro dell’arch. Josef March:
".... sono fiducioso e ottimista sul fatto che troveremo un modo per aprire i concorsi ...."

L’Ordine degli Architetti è a disposizione per un dialogo costruttivo con l’amministrazione provinciale.
10.06.2013: Lettera aperta indirizzata all'assessore provinciale per i lavori pubblici dott. Florian Mussner e il direttore del dipartimento dott. arch. Josef March:

Egregio assessore,
Egreggio direttore del dipartimento,

la Provincia ha l’intenzione di ricostruire tre rifugi alpini in stato cadente. A tale scopo con un’iniziativa lodevole è stato indetto e portato a termine un concorso di progettazione tra architetti locali. In questo modo si é affrontata una nuova sfida architettonica e verificate quali sono le nuove modalità con cui costruire in un paesaggio quasi ancora incontaminato.
Tre rinomati studi di architettura, Stifter & Bachmann di Falzes, Modus Scagnol & Attia di Bressanone e Höller&Klotzner-Architekten di Merano, sono risultati vincitori. I progetti hanno riscontrato attenzione e riconoscimento internazionale sulla stampa di settore. Inoltre i progetti dei nuovi rifugi hanno avviato sulla stampa locale una vivace discussione sull’architettura contemporanea ed il paesaggio montano.

Ora siamo venuti a conoscenza che ai progettisti é stato ritirato l’incarico originario, ovvero che il loro incarico deve limitarsi alla redazione della documentazione necessaria alla richiesta di concessione edilizia, e che per la redazione del progetto esecutivo si farà ricorso ad una gara tra imprese, il cosiddetto “appalto integrale”.
Questa procedura é in evidente contrasto con quanto previsto dal bando di concorso, che prevede l’incarico per il progetto esecutivo al progettista vincitore con una l’eventuale estensione di incarico per la direzione lavori. Questa decisione evidenzia in modo eclatante la volontà di togliere la fiducia agli architetti.
Purtroppo non si tratta di un caso isolato. L’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bolzano è costretto a constatare che il ruolo degli architetti nel campo della progettazione e della gestione del processo edilizio viene sempre più ridotto.

L’architetto che sino ad oggi era stato il responsabile tecnico del committente per tutto il processo costruttivo, dalla progettazione al controllo dell’esecuzione sino al completamento dell’edificio, negli ultimi tempi viene incaricato solo per prestazioni parziali. In questo modo egli viene ridotto a prestatore di servizio, impiegato dall’amministrazione pubblica e dalle imprese esecutrici come assistente tecnico, sostituibile a piacimento.
Nel caso specifico del concorso dei rifugi la limitazione d’incarico alle prestazioni parziali corrisponde peraltro ad uno sfruttamento economico dell’architetto. Il progetto di massima é stato praticamente regalato da tutti i partecipanti al concorso, che ne hanno assunto il proprio rischio economico. Se ai vincitori viene operata – a posteriori - una riduzione d’incarico alla sola redazione della documentazione necessaria per ottenere la concessione edilizia, si carica gli architetti di una perdita economica che non era prevista e di cui non possono e non devono farsi carico gli stessi. In genere vince un concorso, quell’architetto che partecipa a numerosi concorsi e che per la partecipazione ad ogni concorso è disposto a prendersi carico di oneri d’impresa che vanno dai 10.000 ai 20.000 €
La partecipazione ad un concorso di progettazione significa un alto rischio economico, che puó essere sostenuto solo se il vincitore viene incaricato, in caso di realizzazione dell’opera, di tutte le fasi della progettazione e direzione lavori, e per queste pagato a copertura dei costi sostenuti.

L’Alto Adige  ha raggiunto una elevata qualità dell’Architettura Contemporanea, dei nuovi modi di costruire, e questo soprattutto anche grazie all’edilizia pubblica. Di questa qualità si sono accorti da tempo gli attori ed il pubblico della scena architettonica internazionale, e molte regioni italiane ci invidiano per questo. Questa qualità è riconducibile ad un impiego appropriato dello strumento del concorso (Qualità dell’architettura come criterio di selezione).
Essa si deve anche al lavoro di tanti validi ed efficienti studi di architettura, che hanno portato alla realizzazione progetti di concorso, grazie alla qualità della loro progettazione esecutiva e di dettaglio ed alla loro professionalità nella direzione dei lavori.
L’Amministrazione della Provincia di Bolzano in passato si è completamente affidata alle prestazioni di molti architetti sudtirolesi, e con loro essa ha costruito un’architettura di qualità indiscutibile.

L’Ordine degli  Architetti, Paesaggisti, Pianificatori e Conservatori della Provincia di Bolzano non comprende pertanto il motivo per cui l’Amministrazione Provinciale vuole abbandonare questa strada maestra, queste modalità di operare che sono state per decenni garanzia di successo, per rischiare di perdere la qualità dell’esecuzione dell’opera edilizia.

Cordiali saluti
Dr. Arch. Dorothea Aichner
Presidente

Risposta dell'Assessore << QUI >>
17.01.2013 Risolvere i conflitti consensualmente
L’Organismo di Mediazione mediation.BZ avvia la sua attività

Bolzano, 17 gennaio 2013: L’Organismo di Mediazione per controversie nei settori del mondo delle costruzioni e dei condomini, “mediation.BZ” apre i battenti e lancia ufficialmente la sua attività.
51 mediatori – soprattutto architetti e ingegneri - saranno impegnati a risolvere controversie in un modo extragiudiziale e a contribuire a diffondere in Alto Adige la cultura della mediazione come metodo per risolvere i conflitti in modo consensuale.Il pagamento dei diritti solo se con esito positivo.


Attraverso le linee guida 2008/52/EG l’Unione Europea promuove la risoluzione consensuale delle controversie in particolare ricorrendo alla mediazione. L’Italia ha ratificato le linee guide UE con decreto legislativo n. 28 nel marzo 2010 rendendo obbligatoria la mediazione in diversi settori. Nell’ottobre 2012 la Corte Costituzionale rimuove, con sentenza n. 235/2012, l’obbligatorietà della mediazione, tuttavia i responsabili dell’Organismo mediation.BZ sono convinti dell’enorme potenziale della mediazione nella composizione amichevole di conflitti e controversie.

Con questa convinzione l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bolzano ha fondato l’Organismo di Mediazione mediation.BZ, iscritto con il numero 892 nel registro degli organismi di mediazione del Ministero della Giustizia, con l’intento di offrire a tutti i cittadini uno strumento extragiudiziale, semplice e rapido, con la garanzia di tempi e costi certi.
In questo quadro si inserisce la proposta dell’Organismo di far pagare i diritti di mediazione solo nel caso vi sia una composizione amichevole della mediazione, in caso contrario il tentativo di conciliazione comprenderà solo le spese di avvio della pratica (40,00 € + IVA).

La maggior parte dei mediatori sono architetti ed ingegneri, perciò è ovvio che mediation.BZ si occuperá prevalentemente di controversie nei settori del mondo delle costruzioni e dei condomini. Inoltre vengono trattate anche i casi nei settori divisioni, successioni ereditarie, locazione, comodato e tutela del consumatore. In prima battuta i destinatari del servizio di mediazione saranno Committenti. Imprese, Amministratori di condominio, Intermediari immobiliari e naturalmente inquilini.

Attualmente l’Organismo di Mediazione mediation.BZ dispone di 51 mediatori professionisti. I mediatori hanno una specifica formazione acquisita con il superamento di corsi accreditati e controllati da parte del Ministero della Giustizia. 47 di loro sono architetti, 3 ingegneri e 1 commercialista, 8 di loro hanno anche i requisiti necessari per seguire controversie internazionali.

Informazioni online
Tutte le informazioni sull’Organismo di Mediazione e i moduli per la Domanda di mediazione possono essere scaricati gratuitamente dal sito internet www.mediation.bz.it.

Foto: Gruppo mediatori della mediation.bz con il Prof .avv. Michele Gorga, specialista nel settore formazione mediatori
10.10.2013: L’EOS – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di commercio di Bolzano organizza dall’8 al 10 ottobre una presenza fieristica all’Expo Real di Monaco in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bolzano. Quattro studi altoatesini di architettura e tre imprese locali partecipano per la prima volta alla più grande fiera d’Europa dedicata a immobili industriali e investimenti per presentare l’architettura altoatesina a un vasto pubblico all’estero.

Negli ultimi vent’anni l’architettura altoatesina ha vissuto un grande boom: su tutto il territorio provinciale sono stati realizzati notevoli progetti, dal teleriscaldamento fino a scuole e musei, oltre a infrastrutture, edifici residenziali e commerciali. Quest’anno l’EOS organizza in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Bolzano uno stand collettivo di 72 m² alla fiera Expo Real di Monaco e offre alle imprese e agli architetti dell’Alto Adige l’opportunità di presentare l’architettura locale agli operatori internazionali del settore.

Dal 1998 si svolge annualmente la fiera specializzata Expo Real, uno dei principali punti d’incontro internazionali per il settore delle costruzioni. L’Expo Real rappresenta la piattaforma perfetta per allacciare contatti interessanti con investitori, sviluppatori di progetti, progettisti, architetti e imprese edili provenienti da tutta Europa. L’ampio programma di conferenze con 400 relatori offre inoltre l’opportunità di farsi un quadro approfondito delle attuali tendenze e innovazioni del mercato immobiliare, degli investimenti e dei finanziamenti.

All’insegna dello slogan “Architettura dall’Alto Adige” quattro studi di architettura locali e tre imprese altoatesine del settore edile partecipano all’Expo Real nell’areale fieristico di Monaco. Sono gli studi di architettura Ralf Dejaco di Bressanone, Abram & Schnabl di Bolzano, Melle – Metzen Architects di Postal e Höller & Klotzner di Merano, nonché le imprese realizzatrici Stahlbau Pichler S.r.l. di Bolzano, Höller S.a.s. di Laives e Frener & Reifer S.r.l. di Bressanone.

Lukas Abram, socio dello studio di architettura Abram & Schnabl, spiega: “L’Alto Adige ha molto da offrire nel settore dell’architettura moderna e vanta anche aziende eccellenti che sono perfettamente in grado di realizzare le idee degli architetti. Ancora più importanti sono però le competenze di cui disponiamo grazie alla nostra posizione strategica tra nord e sud. Possiamo mediare e realizzare le richieste di committenti in entrambe le aree linguistiche perché conosciamo le due lingue ma anche le due mentalità. Noi altoatesini disponiamo di un grande potenziale che ora vorremmo fare conoscere. La presenza all’Expo Real è un primo passo verso l’export dell’architettura altoatesina.”
I rappresentanti di Ordine degli Architetti PPC della provincia di Bolzano e  Fondazione Architettura Alto Adige prendono posizione in merito alla polemica sul concorso di progettazione per i nuovi rifugi alpini.
In conferenza stampa viene presentata l'iniziativa “Architettura e montagna”, un progetto nato in cooperazione con diversi Ordini degli Architetti e degli Ingegneri dell'arco alpino, insieme ai quali estendiamo l'invito al convegno-dibattito “Costruire in montagna – quali limiti?” che si terrà il 26.ottobre a Bressanone.


Bolzano, 07 settembre 2012: il perdurante dibattito sul tema dei nuovi rifugi Vittorio Veneto, Pio XI e Ponte di ghiaccio, vuole essere colto dall'Ordine degli Architetti PPC e dalla Fondazione Architettura Alto Adige, come un occasione per invitare ad un approfondito confronto sul tema del costruire in montagna.

La Fondazione Architettura Alto Adige, sin dalla sua istituzione, è impegnata nella diffusione  popolare del tema Architettura come Cultura. Attraverso le numerose manifestazioni tenutesi negli ultimi anni si è tentato, anche con successo, di avvicinare il pubblico alle sfide, alle prospettive e alle potenzialità dell'architettura contemporanea.
“Il nostro compito è quello di coinvolgere la gente nel dibattito sull'architettura” sottolinea Carlo Azzolini, presidente della Fondazione, convinto che il disagio di molti nei confronti delle idee progettuali sui nuovi rifugi derivi anche da una carenza di informazioni o da un approccio superficiale alla questione.

“L'iniziativa Architettura e Montagna, nell'ambito dell'International Mountain Summit 2012 di Bressanone - prosegue Azzolini - ci offre ora lo spunto per un approfondito confronto sul tema„.

Concorsi di progettazione, miglior strumento per l'affidamento degli incarichi

A spezzare una lancia a favore dei concorsi di progettazione per i tre rifugi alpini è la presidente dell'Ordine, Dorothea Aichner: “condividiamo in pieno ed applaudiamo la scelta della Ripartizione Edilizia della Provincia Autonoma di Bolzano di aver gestito il processo decisionale attraverso un concorso di progettazione”.

Questo perché si tratta di una procedura incentrata sul progetto e assolutamente non sulla figura del professionista. Nei concorsi di progettazione la selezione avviene unicamente in base ai progetti preliminari redatti sulle richieste in oggetto. E' la qualità del progetto ad essere scelta, non il progettista. Un procedere trasparente che giova all'innalzamento di qualità e funzionalità delle opere, a tutto beneficio di committenti e fruitori.

“Ognuno dei 24 studi di architettura partecipanti al concorso - ricorda Dorothea Aichner - ha attinto alle competenze più aggiornate ed alle risorse tecnologicamente più avanzate per progettare dei rifugi alpini il più possibile sostenibili”.
Una giuria composta da personalità di chiara fama, tecnici e rappresentanti di CAI e AVS (associazione alpina di lingua tedesca) ha valutato i progetti. Con l'architetto di Innsbruck Jörg Streli, l'organizzazione ha voluto in commissione un esperto del settore riconosciuto a livello internazionale, attivo nel campo del costruire in quota nelle regioni dell'arco alpino.

“Tutti i presenti si sono confrontati approfonditamente, e al massimo livello tecnico, con la tematica in oggetto - ribadisce Aichner - ed è per questo che condanno gli attacchi personali rivolti a quanti hanno tanto lavorato per trovare la miglior soluzione possibile per la riedificazione dei tre rifugi” .

Informazione e dibattito


Il convegno -Architettura e Montagna- si svolgerà a Bressanone il 26. ottobre nell'ambito dell'International Mountain Summit 2012.
Con inizio alle ore 9.00 verranno affrontati i temi “Cultura del costruire”, “Rifugi e questione energetica” e “Lusso o comfort”.
I Relatori sono Luca Gibello (redattore capo della rivista “Il giornale dell'architettura”), l'arch. Thomas Moser (A), il prof. univ. i.p. ing. Heinrich Kreuzinger (D), l'arch. Peter Büchel (CH), l'ingegner Claudio Volcan (I), la arch. Kathrin Aste (A) e l'arch. Andreas Flora (I).

Alle ore 16.00 si terrà un dibattito sul tema “Costruire in montagna – quali limiti?”, sul podio ci saranno il Professore universitario Stefano de Martino (Università di Innsbruck), la dott.ssa Petra Stolba (direttrice di Austria Turismo), l'arch. Corrado Binel (Ordine Architetti di Aosta), Pauli Trenkwalder (psicologo e guida alpina), l'arch. Helmut Ohnmacht (incaricato per i rifugi alpini dell'ÖAV, l'associazione alpina austriaca) e l'arch. Jörg Streli (membro di giuria del concorso sui rifugi).

Maggiori informazioni sulla manifestazione si possono trovare su www.archims.org.

Edizione speciale di Turrrisbabel ed esposizione dei progetti del concorso sui rifugi

Ad ottobre uscirà un edizione speciale della rivista di architettura Turrisbabel. In questo numero di circa cento pagine verranno presentati e descritti tutti i progetti in questione. Gli esemplari possono essere ordinati attraverso la Fondazione Architettura Alto Adige
(e-mail: turrisbabel@arch.bz.it, Tel. 0471 301751).

Nell'ambito del International Mountain Summit 2012 è prevista anche una mostra nella quale saranno esposti tutti i progetti e le relative relazioni tecnico descrittive.

Ulteriori informazioni si trovano su www.archims.org.

Organizzatori

Il progetto -Architettura e Montagna- è un iniziativa collettiva degli Ordini degli Architetti PPC di Bolzano e della Fondazione Architettura Alto Adige, degli Ordini di Aosta, Belluno, Sondrio e Trento, dell'Ordine degli Architetti e Ingegneri del Tirolo e  Vorarlberg,  dell'Ordine degli Architetti e dell'Ordine degli Ingegneri di Baviera e dell'Ordine degli Ingegneri di Bolzano.
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